martedì 23 dicembre 2008

You can make a fortune in lies

Criticare l'università italiana è facile, specie confrontandola con le altre università europee o con gli USA.

Tutti sanno indicare delle ottime ragioni pratiche per cui negli ultimi anni le nostre università vanno sempre peggio: moltiplicazione dei corsi, delle sedi, organigramma a piramide rovesciata, carriera interna, finanziamento pubblico ... solo che poi se uno va a guardare i dati e a confrontare l'italia con le altre nazioni europee e con gli USA, queste "ottime ragioni" non sembrano più tanto convincenti.

Se foste curiosi al riguardo, ci sono dei begli articoli su lavoce.info, su numero di atenei e corsi e su organigrammi e carriera interna.
Mi pare a suo tempo d'aver letto un articolo che sfatava anche il mito del finanziamento privato negli USA (una larga fetta dei fondi di ricerca viene da enti statali tipo Department of Energy, Department of Defense, ...), ma ora non riesco a trovarlo.

Non dico che non si debba criticare lo stato dell'università e la ricerca italiana, ma facciamolo usando punti più validi: scarsezza di fondi e utilizzo poco efficiente di quelli che ci sono; reclutamento e carriere scarsamente collegate al merito, mafie varie, sistemi di valutazione che rendono i laureati tutti uguali (appiattimento dei voti e lauree tutte uguali)

Tanto per fare un esempio, se uno ha a disposizione buoni professori la moltiplicazione dei corsi produce molti buoni corsi ed è positiva (permette agli studenti di scegliere il loro percorso formativo più interessante o più adatto alla professione che vorrebbero fare), mentre se di professori buoni ce ne sono pochi il risultato è l'opposto (si moltiplicano corsi tenuti da professori scadenti, o fatti di fretta da un professore che deve seguire troppi corsi).

Idem per il reclutamento: ci sono modi migliori e modi peggiori per selezionare ricercatori e docenti, in italia ne sono stati tentati tanti e sempre con scarso successo. Ma non è che i nostri metodi sono (tanto) sbagliati, è che da noi spesso le università non vogliono davvero selezionare il miglior candidato per un dato posto [vedi anche qui]

Un po' di cose per migliorare l'università si possono fare, e alcune non richiedono nemmeno di aumentare il finanziamento; addirittura, non tutte le cose che sta facendo l'attuale ministro sono sbagliate - ma del resto sbagliare proprio tutto diventa difficile anche solo per ragioni statistiche.

In quest'articolo ho citato solo da lavoce, ma solo per comodità tipografica, e non è che tutto quello che scrivano vada preso come oro colato (i dati sono veri, l'interpretazione è come sempre un'interpretazione); comunque, è un sito che offre sempre interessanti spunti di riflessione.

venerdì 19 dicembre 2008

Il dovere di licenziare?

Tutto sommato, continuo ad essere un po' perplesso del nuovo modello lavorativo e accademico che si sta affermando ovunque, 'flessibilità' o 'precarietà' a seconda di chi ne parla.

Posso capire che il vecchio modello fosse troppo rigido e inefficiente, che premiasse solo l'anzianità, e che andasse cambiato.
Però, perché in questo modo?

La flessibilità può voler dire tante cose; per esempio, incoraggiare la gente a passare da un lavoro a un altro se il nuovo è più gratificante; o anche se richiede meno impegno e uno si sente arrivato, non ha più bisogno o voglia di fare carriera e magari vorrebbe più tempo per la famiglia.

Flessibilità può essere permettere a un datore di lavoro di licenziare o ridurre lo stipendio a un lavoratore che non lavora più bene come faceva quando è stato scelto per quel posto; cosa che tutto sommato non mi sembra così ingiusta, a patto che ci siano le tutele opportune p.es. per malattie o maternità.

Può anche essere il permettere a un'impresa in crisi di riorganizzarsi anche in termini di personale, a patto ovviamente che degli ammortizzatori sociali sostengano i lavoratori finché non trovano un nuovo impiego.

Fa parte della flessibilità anche per alcune imprese avere modelli di carriera 'up or out', in cui uno o progredisce o si trova un altro posto; modello che, peraltro, non sarebbe impensabile anche per certi centri di ricerca d'elite. Molti preferiranno, specie dopo una certa età, lavorare per altre imprese più tranquille, assicurando così che solo una piccola parte delle imprese possa adottare un modello - anche perché quel modello è poco compatibile con la curva demografica, che non è una piramide.

Però non credo che la flessibilità debba imporre al datore di lavoro di licenziare tutti i suoi lavoratori ogni pochi anni perché i contratti si possono fare solo a tempo determinato.
Inoltre per tutelare i lavoratori ora si proibisce persino di riassumerli, quando sarebbe negli interessi di entrambi che i lavoratori bravi rimanessero al loro posto, e facendo una carriera regolare e non traumatica.

Non m'è neanche chiaro chi guadagna, in tutto questo casino.

giovedì 18 dicembre 2008

Elvezi sul piede di guerra

La Svizzera, il paese neutrale per eccellenza, al di fuori da tutti i conflitti armati credo da qualche secolo.

Però mantiene un grosso esercito, c'è la leva obbligatoria, e tutti i cittadini vengono periodicamente richiamati a fare esercitazioni. E del resto si vedono spesso soldati in tuta mimetica per le strade di Ginevra - dove peraltro la mimetica serve solo a farsi notare di più.
Anche sui giornali gratuiti si parla spesso dell'esercito, per esempio di quali nuovi aerei da combattimento vuole comprare, e c'erano pure gli annunci per cercare di reclutare nuovi comandanti.
Neutrali, ma armati fino ai denti.

E ora vogliono pure entrare in azione: un articolo di giornale oggi prospettava l'uso dei corpi speciali dell'esercito per difendere le navi svizzere dai pirati in Somalia. (e non chiedetevi 'esistono navi svizzere?' ... la Svizzera detiene la coppa velica più prestigiosa del mondo, quindi non mi sorprende troppo che abbia anche una flotta mercantile)

martedì 16 dicembre 2008

CTM part 2

Continuiamo sul tema facebook, questa volta analizzando un altra cosa che potrebbe sembrare bizzarra: i messaggi sul superwall che dicono più o meno "inoltra questo messaggio a qualcun altro e vedrai chi guarda più spesso il tuo profilo".

Ci sono diverse considerazioni che si possono fare al riguardo.

In primo luogo, probabilmente quelli di facebook potrebbero benissimo raccogliere i dati necessari a questo ma dubito seriamente che lo facciano davvero, e anche se lo facessero dubito ancora di più che li rivelerebbero pubblicamente - un po' come quando chiesi a uno dei vecchi amministratori della rete informatica del collegio se oltre a fare la classifica per vedere da quale computer partivano più connessioni tenevano anche quella di quali siti ricevono più visite (risposta: "no, potrebbero uscirne brutte cose...")

Tralasciamo la questione di come uno possa credere che queste informazioni vengano distribuite alla gente se e solo se questa inoltra uno stupido messaggio sul superwall.

Però mi chiedo: anche ci fosse questa informazione, e anche se poteste convincere facebook a rivelarla, vorreste davvero saperlo? e se poi la risposata non vi piace?
«tu ne quaesieris...»

Comunque il messaggio è interessante anche come forma di virus informatico basato solo sulla psicologia: tutti mandano in giro il messaggio senza rendersi conto che l'unico scopo del messaggio stesso è di farsi rimandare in giro (e per fortuna è anche l'unico effetto)... è un remake in piccolo della geniale trovata di sublfnbk.exe: nel lontano 2000 circolava una email a catena con come contenuto "potresti avere un virus sul computer; si chiama sublfnbk.exe; se c'è, cancellalo; in ogni caso, inoltra questa email a tutti quelli che conosci". Mentre sublfnbk.exe è un regolare file di windows 9x, quell'email è un virus basato sulla psicologia: proprio come un virus informatico normale, si propaga rapidamente attraverso internet, danneggia i computer che colpisce (visto che la gente tendeva a cancellare davvero quel file), è invisibile agli occhi degli utenti inesperti (che non s'accorgono di quello che sta succedendo).

sabato 13 dicembre 2008

Torta alle noci

E dopo lungo tempo, riparte la rubrica di cucina.

Rimanendo nel tradizionale, anche questa è una ricetta di torta con cioccolato. Conosco la ricetta da tanto tempo, ma credo d'averla preparata solo un paio di volte al Carducci, più di tre anni fa.

Ingredienti: 125g di zucchero, 125g di burro, 125g di cioccolato fondente, 125g di farina, tre uova, un cucchiaino di lievito, mezzo litro di latte, e delle noci o altra frutta con guscio (una volta l'ho fatta con i pinoli ed è venuta bene).

Preparazione
  • Fate sciogliere la cioccolata con il burro e un cucchiaio di latte, in un pentolino o nel microonde, come preferite.
  • In una ciotola, sbattete le tre uova intere con lo zucchero, poi aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate bene con la frusta.
  • Non preoccupatevi se il risultato è completamente liquido: va bene così, l'importante è che non ci siano grumi di farina.
  • Versate il tutto in una pirofila ben imburrata, e cuocete nel microonde a massima potenza per 10-15 minuti; la torta dovrebbe addensarsi un po' e lievitare.
  • Lasciate riposare per almeno altri cinque minuti prima di toglierla dalla pirofila; nel riposare, se prima s'era gonfiata molto potrebbe sgonfiarsi - ma non è un problema.
  • Guarnite con un po' di noci o pinoli, e magari dello zucchero a velo o cacao in polvere per dargli un'aspetto migliore.
La ricetta originale veniva da un libro di dolci al microonde, però così com'era non mi funzionava; prevedeva solo 60g di farina e solo 5 minuti di cottura, ma a me rimaneva completamente liquida.

CTM?

Perdendo tempo qualche minuto prima di mettermi a cucinare una torta (di cui troverete la ricetta qui domani), ho aperto facebook.

Come al solito nell'angolino destro Facebook si lamentava che c'erano delle notifiche, e sono andato a vedere cos'era, se un altro commento a una foto di una festa o l'invito a una guerra di bande / vampiri contro lupi mannari / palle di neve / insulti napoletani / focacce genovesi ...

Sono rimasto piuttosto sorpreso nel leggere che Facebook pretendeva d'aver orecchiato gente che parlava della mia vita privata!

Detta così la cosa è completamente irragionevole:
- Dubito che chiunque di queste persone stesse davvero parlando della mia vita privata; tra l'altro dubito seriamente che, a parte Lisa, qualcuno di loro sia davvero informato sugli affari miei...
- Anche se fosse vero, dubito fortemente che Facebook farebbe la spia in questo modo (e di sicuro sarebbe assai inopportuno farlo in generale)

giovedì 11 dicembre 2008

And winter came

Non so come ve la passiate in Italia, ma qui oramai è una settimana che nevica quasi tutti i giorni, specie al CERN e nei sobborghi francesi più lontani dal lago.

martedì 9 dicembre 2008

As idle as a painted ship upon a painted ocean


Su questo blog oramai l'unica cosa che s'aggiorna è la lista delle ultime canzoni ascoltate e la citazione di Sun-Tzu in fondo alla pagina, ma giusto perché della lista se ne occupa last.fm e la citazione è a caso.

Comunque vedremo, magari prima o poi ritrovo il tempo di scrivere, o riesco a scrivere nel tempo che passo sull'autobus tutti i giorni.

lunedì 20 ottobre 2008

Avolte ritorna

Non vi siete ancora liberati di me!

Mercoledì sera, che poi sarebbe dopodomani, arriverò a Pisa, e ci rimarrò credo fino a venerdì mattina.

Però questa volta la partenza da Pisa sarà più un addio, perché lascio definitivamente la camera in via Fermi (sembra abbastanza plausibile che mi terranno quassù fino a settembre 2009).

domenica 12 ottobre 2008

Giovane, *****, calmati!

C'è una cosa che mi lascia un po' perplesso: ministri, governatori delle banche centrali e alti papaveri del FMI si lanciano in affermazioni tipo tipo "bisogna agire immediatamente perché se gli investitori rimangono spaventati il nostro mondo finisce domani". Questo dovrebbe davvero calmare gli investitori, e spingerli ad avere fiducia nel mercato?
Insomma, in un certo senso mi ricorda l'episodio del "Giovane, *****, calmati!" - che non si può raccontare qui al mondo intero ma che credo che tutti voi conosciate già (se non lo sapete o non ve lo ricordate, scrivetemi in privato)

giovedì 9 ottobre 2008

Più chiaro


Sul giornale gratuito "20 minuti" che ho letto stamani in autobus c'era un articolo sull'ultimo dibattito in TV fra Obama e McCain.

A quanto pare, circa 2/3 degli intervistati dopo il dibattito hanno detto che trovavano Obama più simpatico, più intelligente e più chiaro (sic).
Problema razzismo risolto?

mercoledì 8 ottobre 2008

La ricerca del vicino è sempre meno al verde?

Ieri raccontavo a una mia amica canadese il cattivo stato della ricerca in Italia, e come ce ne dovremo forse fuggire tutti all'estero - s'è messa a ridere, e ha detto che lo sente dire da tutti, indipendentemente dalla nazione d'origine.

Di sicuro questo è almeno in parte vero: ovunque mancano le posizioni permanenti e la gente vive di contratti a termine per un paio d'anni; quasi ovunque lo stipendio di un post-doc è meno di quello di una cassiera del supermercato (del resto fare la cassiera è molto più noioso); ovunque, per ovvie ragioni, si bandiscono più borse di dottorato che cattedre di professore ordinario.

Però tutto sommato credo che ci siano comunque delle differenze: nel "bel paese" i concorsi sono tutt'altro che limpidi (compreso il PhD in SNS), ed è assai raro che ai giovani siano assegnati in Italia responsabilità e fondi per mettere su un gruppo di ricerca (questo mi sembra accada più facilmente in paesi tipo Francia o Germania).

domenica 5 ottobre 2008

Really desperate house-husband

Il nostro condomino ha delle lavatrici che funzionano a scheda: uno compra la scheda dalla portiera, la inserisce nell'apposita fessura, e la lavatrice funziona; il prezzo del lavaggio non è per niente chiaro, e credo dipenda quantomeno dalla durata del lavaggio, forse anche dal consumo elettrico.

Stamani ho caricato la lavatrice con un po' di roba, l'ho fatta partite e poi mi sono dedicato alle altre faccende domestiche per un'oretta, aspettando che finisse... però, è finito il credito nella scheda prima che finisse il lavaggio. Risultato: la macchina s'è bloccata, piena d'acqua, e io non potevo aprire lo sportello per recuperare il bucato.

Dopo un po' di faticosa discussione in francese con il marito della portiera, che si lamentava dicendo "la portineria è aperta dalle 9:30 alle 17:30 dal lunedi' al venerdì", sono riuscito a comprare una nuova scheda per far ripartire il lavaggio.

Ma il lavaggio non è ripartito nemmeno con la nuova scheda: se con la scheda vuota il display mostra "Err37", con la scheda nuova mostra "Err35" e non riparte comunque.

Ho chiamato l'assistenza tecnica, ma l'omino del call center s'è limitata a dire "ci lasci i suoi dati, l'indirizzo e un telefono , e le faremo sapere", figuriamoci se domenica vengono a salvarti, o se mettono un menga di meccanismo di bypass del contatore

Aiuto, il mio bucato è ancora prigioniero di quella macchina diabolica!

Aggiornamento: lunedì pomeriggio hanno riparato la lavatrice, il bucato è salvo

sabato 4 ottobre 2008

Lego

Oggi sono andato a vedere l'esposizione che avevano organizzato per i 50 anni dei Lego in un centro commerciale a Ginevra.

Purtroppo la mostra era davvero deludente: c'erano un po' di modelli di tutta la storia dei lego, ma decisamente pochi - ne ho di più io a casa. E poi c'erano delle costruzioni giganti, che però hanno poco a che vedere con i lego intesi come gioco: alla fine, sono costruite usando solo moltissimi grossi pezzi quasi tutti uguali, e poi non ci si può giocare.

Ora, se avessi organizzato io la mostra, ed avessi avuto abbastanza budget, ci avrei di sicuro messo almeno un piccolo modello per tutti gli elementi delle varie serie che ci sono state, per mostrarne davvero l'evoluzione; per esempio, anche solo un omino per ciascuna delle diverse serie di lego spaziali (durante la mia infanzia ce ne sono state 4) o dei castelli.
E poi mancavano un po' dei grandi modelli che hanno fatto la storia dei lego: non c'era nemmeno un intero treno o una monorotaia, non c'era il galeone dei pirati - di cui un esemplare raccoglie polvere sopra un armadio a casa mia - non c'era la cacciatorpediniera di guerre stellari, uno dei maxi-lego degli anni 2000.

Nonostante questa delusione, ho fotografato un po' di modelli in esposizione che m'hanno davvero portato indietro di almeno vent'anni.

1982: l'anno in cui sono nato. Non giocavo ancora con i lego, però a un certo punto ho comunque avuto una barca lego credo identica a questa - doveva essere un modello longevo! Per chi non l'abbia avuta, sappia che questa era una delle pochissime barche lego che galleggiava davvero.


I Fabuland: non ricordo da dove venissero, e sono presto scomparsi nel nulla, però quella barca lì è stato davvero uno dei miei primi lego; qui sono assolutamente sicuro del modello esatto, non come con la barca di prima.


1993: Questa piccola astronave degli Ice Planet è stato uno dei miei ultimi Lego; sono sicuro che è stata l'ultima serie di lego spaziali che ho avuto. Ma la tregua è stata breve, perché ben presto hanno iniziato ad arrivare a casa i lego di mio fratello, fino a non pochi anni fa.

domenica 28 settembre 2008

A change of season

Ora che l'ADSL è arrivata e la pre-tesi attende solo gli ultimi commenti dal prof., posso riprendere a scrivere su questo blog.

Intanto per cominciare, ho cambiato il titolo: la torre è ben lontana, e la sua ombra non arriva certo fin quassù. Da tempo pensavo a come avrei dovuto intitolare il blog ora, ma alla fine il lago di Ginevra ha avuto la meglio; in questi giorni di bel tempo il Léman offre davvero un bello spettacolo, mentre spiaggie, porticcioli e barche a vela ricordano davvero la riviera ligure. Acqua dolce, ma anche acqua più pulita e chiara di quella dell'Arno o di Tirrenia, e di sicuro anche più fredda ... però non potevo arrivare al punto di intitolare il blog "Chiare fresce dolci acque"!

Mentre in questo mese combattevo contro i raggi cosmici, che il nostro esperimento acchiappava peggio del previsto, e con la pre-tesi da consegnare a fine settembre, di cose ne sono successe parecchie: l'estate ha ceduto il posto a un autunno freddino ma per ora non piovoso, alitalia è quasi riuscita a fallire davvero nonostante non avesse acquistato derivati dei mutui subprime, il mondo è sopravvissuto sia a LHC che al ben più pericoloso derby Pisa-Livorno, e LHC s'è rotto rischiando di lasciarmi senza dati per la tesi.

Quest'ultima vicenda merita un racconto un po' più dettagliato: dopo il gran successo del primo giorno, quando in poche ore i macchinisti del CERN erano riusciti a far girare entrambi i fasci dell'acceleratore alla prima in diretta tv (il direttore aveva proibito nel modo più assoluto di fare delle prove i giorni prima), sembrava che avremmo iniziato a vedere i primi scontri fra protoni dopo due settimane. Poi, qualcosa è andato storto a un trasformatore, e mentre lo riparavano hanno deciso di avvantaggiarsi un po' sui test dei magneti, provando a pigiare l'acceleratore e portarli alla corrente corrispondente a 5 TeV (cosa mai fatta in nessun esperimento prima d'ora) - però qualcosa è andato storto, un componente ha smesso di essere superconduttore e s'è surriscaldato, s'è aperta una falla nel circuito di raffreddamento e tre tonnellate d'elio liquido sono andate a spasso per l'apparecchio provocando discreti danni. Per giorni quel settore dell'acceleratore è rimasto off-limits persino ai pompieri, e credo che tutt'ora i tecnici non siano ancora potuti scendere laggiù; ci vorranno giorni per dissurgelare l'apparecchio, settimane per ripararlo e un paio di mesi per raffreddarlo di nuovo - ma così si finisce nelle vacanze di natale, in cui il CERN chiude, e dopo devono tenere tutto spento per fare manutenzione del resto degli apparecchi ... insomma, fino a tarda primavera c'è poca speranza di raccogliere dei dati per la mia tesi.

domenica 7 settembre 2008

Saluti da Ginevra

Scusate se mi faccio sentire poco ma sono senza internet a casa, e quindi m'è difficile scrivere sul blog. A parte questo la vita in Svizzera procede bene, sono finalmente riuscito a sistemarmi nel mio studiò ginevrino (di cui però non ho ancora delle belle foto), e dopo una settimana di pioggia quasi ininterrotta oggi è spuntato il sole e sono riuscito pure a fare una passeggiata sui monti dietro la città.

Stamani, poi, sono anche riuscito a cucinare un po'; vi scriverei anche le ricette dei pancakes e della crostata di prugne, ma non mi ricordo più le dosi che ho usato...

lunedì 1 settembre 2008

It's the end of the world as we know it (and I feel fine)

Tenetevi forte perché il mondo sta per finire...

Se invece preferite dare retta agli esperti, ci sono un po' di articoli al riguardo che spiegano che non siamo poi così pericolosi [arxiv/0806.3414, arxiv/0808.4087].

Aggiunta: il CERN ha anche preparato una pagina divulgativa sui rischi per il mondo, e perché non bisogna preoccuparsi.

domenica 31 agosto 2008

Elvezia

L'ultimo mese ho osservato uno stretto 'silenzio stampa', nonostante di cose da commentare ce ne fossero (vacanze, olimpiadi, guerra, ...); non è stato tanto per una questione di principio, quanto per la pigrizia combinata con l'assenza di una connessione a internet decente.

Ma ora eccoci, l'estate è finita e il lavoro ci reclama, 6 mesi quassù in Elvezia, il buco con l'Europa intorno.

Dopo alcuni giorni di dure ricerche ho trovato casa in città, un piccolo ma grazioso monolocale; quando domani vi avrò trasferito le mie carabattole e l'avrò messo in ordine vi manderò una foto.

Ah, e se vi chiedete cos'è la palla nella foto, è una qualche sorta di padiglione che si trova davanti al CERN; credo dentro ci sia una mostra, ma non ci sono mai entrato. La foto è di repertorio (l'ho fatta nel 2006), chiedo venia e domani cerco di procurarmi delle foto più nuove.

mercoledì 30 luglio 2008

L'ora di partire

Dopo una notte passata a fare i bagagli, è giunta l'ora di partire da Pisa.

Vacanze estive, come tutti gli anni - ma questa volta quando finiranno non torneremo a Pisa: c'è un lavoro che ci aspetta a Ginevra.

Saluti e baci,

Gio


sabato 19 luglio 2008

The Fletcher's Memorial Island?

Quest'ultimo articolo di Corrias, assai condivisibile, mi ricorda parecchio la canzone "The Fletcher Memorial Home" dei Pink Floyd.

Un caso?

mercoledì 16 luglio 2008

La vie en rose

È stata una faticaccia, ma alla fine siamo arrivati in cima.

La spedizione si componeva di me, mio fratello Tommaso (quello nella foto), Elmo (la nostra guida) e Ivana (moglie della guida, e nostra maestra di sci di fondo).

Il tempo era ottimo, e la vista dalla Capanna Margherita splendida: tutte le cime delle alpi all'orizzonte (Monviso, Gran Paradiso, Grivola, Bianco, Cervino, ...), il gruppo del Rosa intorno a noi, e guardando lontano verso la pianura i grandi laghi (Como, Maggiore, ...).

Purtroppo, però, aveva nevicato fino al giorno prima, e quindi c'era da tracciarsi la strada, e si affondava fino al ginocchio; per fortuna un gruppo di tedeschi ci ha battuto parte della traccia.

Trovate qualche foto in più su Picasa

domenica 13 luglio 2008

Un futuro roseo?

Domani si parte per l'ascesa al Monte Rosa.

Lunedì notte in un rifugio d'alta quota, poi martedì partenza all'alba e si punta alla cima a 4554m (dove c'è il rifugio Margherita).

Speriamo che il tempo sia buono...

Gli affaracci suoi

Nell'ultimo periodo ha riscosso grande popolarità a sinistra il nuovo caso Lewinsky italiano - insomma, tutti si lamentano sostenendo che la ministra delle pari opportunità abbia ottenuto la sua carica attraverso "favori personali" al presidente del consiglio.

Vorrei a questo punto cercare di mettere un po' d'ordine nella questione, con il rischio d'andare in controtendenza.

A parer mio, non è affare dell'opposizione il modo in cui il premier sceglie i suoi ministri; al massimo, può essere affare della maggioranza, che potrebbe chiedere più chiarezza su come sono scelti i nomi; l'unica questione politicamente rilevante per chi non ha votato PdL è se la ministra in questione svolga bene il suo ruolo di ministra o no - per il resto può essere maiala o suora ma non sono affaracci nostri.

La scelta dei ministri non è un concorso pubblico o una selezione per un posto di lavoro: in quei casi vi sono delle regole, e chi seleziona le persone deve farlo in base a certi requisiti e non in base alle "preferenze personali" - viceversa è reato - ma per i ministri il premier deve fare una lista di nomi, proporla al parlamento e se i rappresentanti eletti dal popolo l'approvano va bene così.

Non mi risulta che in Italia quello che si chiacchiera essere avvenuto fra il premier e la ministra costituisca reato (a meno che non ci siano gli estremi per accusare Mr. B di mobbing) e nemmeno offesa al pubblico decoro (se fatto in privato). Se le intercettazioni incriminassero la ministra per associazione mafiosa sarebbe diverso, ma il fatto che in privato sia maiala va posto allo stesso livello dell'essere simpatica o antipatica - può influenzare le decisioni personali ma non quelle di un movimento politico.

Insomma, abbiamo tanti validi motivi per parlar male del premier e magari anche della ministra delle pari opportunità, evitando di entrare negli affaracci in questo caso in cui non ci riguardano e non sono nemmeno giuridicamente rilevanti.

giovedì 10 luglio 2008

Italia amara

Leggere le notizie di politica in questi giorni non può che riempirmi d'amarezza.

Da un lato abbiamo il governo, che invece di governare si preoccupa degli interessi del proprio capo, a danno di quelli nostri.

Dall'altro abbiamo un'opposizione che non fa nulla, o se fa qualcosa non e' in grado di comunicarlo; insomma, e' veramente difficile dirsi orgogliosi del PD.
Inoltre, si porta dietro il peso dell'indulto che permette a molti di dire che "sono tutti uguali, Pd e PdL, anche sulla giustizia": il latte e' stato versato, ma forse ci si potrebbe fare comunque qualcosa, tipo cercare di spiegare le ragioni di quel provvedimento, o dire che e' stato un errore, o entrambe le cose (ma con coerenza)... ma tacerlo non serve a nulla, in questi casi.

Poi c'e' la piazza: tantissime brave persone, e qualcuno che urla troppo; e tutti si occupano solo degli errori della piazza e non del fatto che migliaia di persone hanno manifestato sopratutto contro l'orrore di alcune leggi fatte per gli interessi del premier; e perche' no, anche contro un'opposizione non all'altezza del suo ruolo, critica legittima a cui il PD dovrebbe reagire in modo positivo, o che dovrebbe contestare.

Tristemente piu' che il cercare l'accordo fra l'opposizione in aula e l'opposizione in piazza - animate in gran parte dagli stessi intenti - si cerca lo scontro, in parte trovandolo. Scontro che non puo' che essere senza vincitori ne' vinti (credete che fra 5 anni l'IdV vincera' da sola le elezioni? o che lo fara' il timido e squallido PD? o l'unica vera sinistra dei duri e puri perche' questo PD e il PdL sono tutti la stessa cosa?)

Qualche sforzo positivo c'e', sia da parte delle personalita' presenti alla manifestazione che hanno cercato di di prendere le distanze dalle urla eccessive e fuori tema, sia da chi cerca di spiegare come le politiche del Colle sono dettate dalla ricerca del male minore per evitare lo scontro, e non da connivenza o imbecillita'.

martedì 8 luglio 2008

Un morso


Ebbene si, ho finito anch'io per comprare un prodotto della Apple - un iPod nano, per sostituire il mio lettore mp3 rotto (che ora funziona solo in rari casi, dopo molti reset, con la luna giusta e se si trova immobile su una superficie orizzontale).

lunedì 7 luglio 2008

sabato 5 luglio 2008

La via della perfezione è cosparsa di ... caffè


Forse uno di questi barattoli di caffè vuoti risale al corso ordinario, ma gli altri sono stati tutti svuotati in questo anno e mezzo di corso di perfezionamento.

Devo preoccuparmi?

O semplicemente devo smettere di tenere i vuoti?

mercoledì 2 luglio 2008

ma prima del golpe, consigli per gli acquisti

Non c'è che dire, la situazione italiana è strana... quando c'è il Berlusca al governo, molti esponenti della sinistra gridano all'imminente fine della democrazia a causa delle leggi ad personam o adversos iudices; nel contempo Berlusconi dichiara che la sinistra e la magistratura sono sovversivi che stanno tentando di rovesciare il suo governo, espressione della volontà popolare; e le due proteste si alimentano vicendevolmente.
Nel frattempo, però, la democrazia resiste, ma il paese va a rotoli, e gran parte della gente si disinteressa della polemica (ma non del paese, almeno fin quando i problemi del paese lo toccano direttamente).

Ma cosa sta succedendo davvero?

Se volete la mia opinione personale, dopo un po' di riflessioni recenti, eccola: Berlusconi non sta facendo il colpo di stato, nonostante i modi con cui agisce siano da fine della democrazia, sta solo facendo i suoi comodi a nostre spese (non che questa sia una bella cosa, ma non costituisce colpo di stato).
In realtà, se volesse rovesciare la democrazia avrebbe i mezzi per farlo - o quantomeno per provarci, poi magari qualcuno lo fermerebbe - ma non è a quello che mira: non è un Mussolini, a lui interessa solo d'essere ricco, potente e famoso e risolvere i problemi (legali) suoi e dei suoi amici.

Concludendo, quello di cui bisogna accusarlo è di stare curando soprattutto gli interessi suoi invece di quelli del paese, che vengono trascurati o addirittura colpiti (p.es. dalle leggi 'salva rete4').
Non è un'accusa da poco, anche se fa meno effetto mediatico del dire 'vuole distruggere la democrazia'.
Inoltre questa accusa permette - o meglio richiede - critiche costruttive "invece di perdere tempo con la salvapremier, perché non affrontare il più serio problema [...] facendo [...]".
Ma forse è che la sinistra non ha voglia di fare critiche costruttive, o non ne è in grado e preferisce dire solo "colpo di stato" (Grillo, o Di Pietro) o "questo compromette il dialogo sulle riforme" (PD); che tristezza...

martedì 1 luglio 2008

Spisanamento?


La notizia non è ancora ufficiale, ma sembra oramai quasi certo che dal primo settembre sarò a Ginevra per sei mesi.

Comunque ogni tanto ripasserò da Pisa, e penso ci tornerò di nuovo stabilmente a finire il perfezionamento.

giovedì 26 giugno 2008

Scherzi del (r)azzo

"Falso allarme bomba in Normale: era un razzo costruito da uno studente"

Lo spiegamento di forze intorno a mensa ieri a pranzo era tutt'altro che da scherzo: mezza dozzina di macchine fra polizia e carabinieri, pompieri, gendarmi in borghese, strade bloccate e sono venuti pure gli artificieri da Firenze.

Per chi di voi si fosse perso la vicenda, rimando al blog di Vincenzo.

mercoledì 25 giugno 2008

Arrivederci mithlond


Il mio portatile, Mithlond, lascia le nostre sponde se ne va a farsi riparare...

Non meriterebbe una notizia, però l'ultima volta che l'ho mandato a riparare - un anno - è stato proprio qualche giorno prima di aprire questo blog.

La notte (al) verde

Alemanno sostiene che la Notte Bianca a Roma non si può fare perché la sinistra ha buttato via troppi soldi, e Beppe Grillo si accoda...
Per maggiori informazioni vi rimando all'articolo sul blog di Corrado Truffi e su Pennarossa, e anche alla replica di Veltroni su Repubblica

Non so quanto influisca la notte bianca sul bilancio, però se non costa troppo credo sia un'iniziativa lodevole, che permette alle persone di vedere la propria città la sera con un'occhio più umano - e con meno paura, visto che in questi giorni si fa un gran parlare di sicurezza nelle città: durante la notte bianca a Genova l'anno scorso ho visto i vicoli e la zona del porto antico come mai m'era capitato prima.

lunedì 23 giugno 2008

Non è mica da questi particolari che si giudica un allenatore...

Come al solito dopo ogni competizione internazionale, ci accingiamo a cambiare il nostro CT - forse per riesumare quello vecchio, Lippi, che ci aveva portato a vincere il mondiale.

Non m'è facile dare un giudizio su Donadoni, avendolo visto al lavoro solo in quattro partite; inoltre non è così chiaro quanto dei risultati deludenti dipende da lui e quanto dal resto.

Come persona, il giudizio è nettamente positivo, mi sono piaciute le varie dichiarazioni che ha fatto in questo periodo.

Come allenatore non so: di sicuro ci sono delle cose che non hanno funzionato, l'italia era decisamente carente soprattutto nella in fase offensiva ("mostly harmless", come direbbero i fan della guida galattica per autostoppisti).

Però, tutto sommato, credo di non aver mai visto l'Italia "squadrone" che stravince le partite 3-0 dominando per 90': e per le vittorie con margine ridotto ci sono tante cose che contano oltre all'allenatore: lo stato forma dei giocatori, anche psicologico, lo stato degli avversari, e come gira la fortuna (un rimpallo buono o cattivo può fare quell'1-0 che cambia la partita).

Prendiamo un caso lampante, Toni, che mi chiedo se sia già comparso nei cruciverba come "Inutile (4 lettere)": in teoria dovrebbe essere un campione, capocannoniere in Germania, e qui non segna, avrebbe dovuto "sbloccarsi" da un momento all'altro, ma nel frattempo abbiamo perso; gli possiamo consigliare un buono psicologo, ma per Donadoni cosa? se domenica Toni avesse centrato la porta all'85' facendoci vincere 1-0, ora diremmo "Che bravo Donadoni che l'ha tenuto in campo"...
Idem se ai rigori con la Spagna avessimo vinto noi perché qualche attaccante iberico avesse tirato fuori: "insomma, si soffre ma l'Italia di Donadoni va avanti..."

"Non è mica da questi particolari che si giudica un allenatore..."

Insomma, secondo me Donadoni ha delle responsabilità nella nostra deludente avventura europea, ma non è l'unico; e dubito che se ci fosse stato Lippi al suo posto le cose sarebbero andate tanto diversamente.
Mi trovo abbastanza d'accordo con quel che dice Arrigo Sacchi sul Corriere

«a Donadoni era stata affidata una missione impossibile. Siamo fuori da questi Europei perché non ci siamo mai stati dentro e non solo questa volta, ma nel corso della storia. Rispetto ai Mondiali, le motivazioni della nostra Nazionale si affievoliscono ed è ovvio che così diventiamo meno competitivi. È vero che abbiamo segnato poco, ma credo che questa cosa sia successa anche al Mondiale in Germania. Poi, se si vince lo stesso, è chiaro che arrivano le beatificazioni. Stimo Marcello così come stimo Donadoni. Come sempre giudichiamo il risultato: avessimo battuto gli spagnoli ai calci di rigore, le critiche sarebbero state diverse. Credo che Donadoni abbia fatto ogni cosa con competenza e professionalità».

o quel che dice Zaccheroni

«Donadoni ha dovuto fare i conti anche con la cattiva condizione atletica della squadra perché Toni, Gattuso e Camoranesi non erano nella migliore condizioni. Sotto questo punto di vista Lippi al mondiale in Germania è stato più fortunato»

Tra l'altro, c'è stato un miglioramento dell'Italia dalla prima partita fino all'ultima (ma la qualità dei nostri avversari è migliorata più in fretta), segno positivo e che farebbe sperare per il futuro; Donadoni è giovane, e secondo me ha ancora grandi possibilità di crescita

"Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, ..."

Insomma, non mi illudo che la FIGC lo riconfermi, però mi dispiace.

Abbiamo perduto



giovedì 19 giugno 2008

Europa a varie velocità

Di commenti sul no irlandese al trattato di Lisbona ne ho letti diversi, e quasi tutti si auspicano che il processo d'integrazione continui, almeno per gli stati che lo vogliono portare avanti.

Per esempio, su lavoce.info c'è un commento interessante sul problema che le decisioni prese in campo europeo e che influenzano direttamente tutti i cittadini non sono chiaramente comunicate ai cittadini stessi, o le decisioni sono troppo deboli per rassicurarli: di conseguenza sembra alla gente comune che l'Europa sia inutile, ed esce l'infelice frase dell'"Europa dei cittadini" contrapposta a quella "dei governi".

Un altro interessante e più provocatorio commento si spinge a proporre una versione più drastica dell'europa a due velocità:
marcia avanti o retromarcia, chi non vuole partecipare se ne vada proprio dall'UE - così da mettere la gente di fronte alle proprie responsabilità.

No One Receiving

Travaglio continua a scagliarsi contro la legge sulle intercettazioni.

La legge nasce per rispondere a due "problemi" - veri o quantomeno percepiti come tali dalla gente:
- l'eccessiva invadenza dei media, che rendono le intercettazioni uno strumento ottimo per gettare discredito su un nemico
- la possibilità che magistrati non onesti utilizzino queste intercettazioni a fini politici



La soluzione proposta dal centrodestra, pur essendo un notevole miglioramento rispetto a quanto funestava lo stesso Travaglio prima ha numerose pecche, nessuna delle quali mi sembra necessaria per risolvere i problemi a cui la legge vorrebbe far fronte.

L'imporre severi limiti al genere di indagini su cui le intercettazioni si applicano, per esempio, è inutile allo scopo della legge, e dannoso per la sicurezza dei cittadini. Prediamo reati semplici come la truffa, molestie ripetute nel tempo, furti, rapine, spaccio, sfruttamento della prostituzione: perché impedire di usare le intercettazioni nell'indagine?

Riguardo al rendere non pubblicabili le intercettazioni, magari sarà brutto ma mi pare possa essere accettabile: basta che si possa dire "Tizio è indagato per corruzione e truffa", e magari anche "come risulterebbe da intercettazioni telefoniche". Il contenuto rimanga agli atti del processo, coperto da qualche sorta di segreto professionale, e una volta concluso il processo di primo grado magari si rendano pubbliche solo quelle parti rilevanti per la sentenza.
Censura? forse si, ma solo parziale (non ci sarebbero i "disparecidos" come dice Travaglio) e comunque meglio che non fare proprio le intercettazioni.

Se il problema è proteggere i politici dall'uso improprio di queste intercettazioni (?), beh, aggiungiamo che non si possono intercettare loro, e che eventuali intercettazioni in cui vengano coinvolti (perché si intercettava un altro) rimangano coperte dal segreto di stato fino allo scadere del loro mandato.
Non sarà una gran soluzione al problema ma è già meglio di quella originale; aggiungiamo l'opzione di permettere a un parlamentare non ministro di rinunciare a questa prerogativa, chiediamo a quelli del nostro schieramento di farlo e la cosa sembra ancora più ragionevole.

Se abbiamo paura del "golpe democratico", lasciamo qualche autorità in grado di indagare sui politici in carica, magari in segreto e comunque sotto il controllo di qualche ente importante (presidente della repubblica, corte costituzionale, ...) che difficilmente si scomoderà e sputtanerà per un'inchiesta falsa a scopo politico.

Insomma, se dobbiamo risolvere i problemi che la legge sulle intercettazioni vuole risolvere, cerchiamo di farlo senza fare danni enormi e inutili.
Gridare al "colpo di stato" e alla "fine della democrazia", piangere, urlare, abbandonare l'aula, fare barricate sulle strade o simili ci servirà a poco.
Presentare chiaramente alla gente il problema e i lati negativi della soluzione del centrodestra, e proporre una soluzione accettabile a quei problemi mi sembra più utile; e negoziare la miglior soluzione possibile che il centrodestra possa accettare mi sembra un modo migliore per i nostri politici di guadagnarsi lo stipendio.
Ci sono comunque degli organismi di controllo che possono agire se nessuna delle proposte che il centrodestra è disposto ad accetare è sensata: il presidente della repubblica, la corte costituzionale, e le istituzioni europee.
Se è davvero un colpo di stato e nessuno degli organi di controllo può o vuole fare nulla allora vanno bene anche le barricate, partecipo anch'io, ma bisogna convincere la gente; ma non scherziamo su queste cose, soprattutto non a scopo propagandistico, nemmeno a fin di bene.

martedì 17 giugno 2008

La Ville Lumiere

Anche quest'anno è arrivata la Luminara di San Ranieri.

Eccovi qualche foto - per vederle tutte andate su Picasa

Quest'anno forse c'era un po' meno gente per le strade, e hanno lasciato i lampioni accesi quindi si perdeva parte della magia; o forse è solo che dopo sette anni uno s'è abituato?

In ogni caso, un bello spettacolo; i Pisani, riprendendo un adagio barese, sarebbero in grado di dire "se Parigi avesse la Torre, sarebbe una piccola Pisa".

Per la cronaca, la scritta del Timpano quest'anno era "W LA FI(SI)CA" (sic)

domenica 15 giugno 2008

Arma finale?


Il Corriere suggerisce quale sarà l'«arma finale» di Donadoni: questo simpatico - nonché un po' pazzo - barese blucerchiato.

"Finale" perché tre cifre sulla maglietta proprio non ci stavano?

Ora, io capisco che la cronaca sportiva deve usare espressioni di grande impatto, ma "arma finale" mi sembra un po' ridicolo.

In punta di spada

Ieri a Pisa le quattro Repubbliche Marinare si sono affrontate in punta di spada: un torneo di scherma a staffetta ha visto scontrarsi le giovani promesse delle quattro repubbliche nella sciabola, nel fioretto e nella spada.

In questa seconda edizione della disfida, per la par condicio, a brandire le armi erano le ragazze - lo scorso anno, s'erano scontrati i giovani.
Pur trattandosi di atlete giovani, ve ne erano alcune di altissimo livello, andate sul podio ai campionati del mondo (nella loro categoria d'età, naturalmente)

La mia Genova s'è scontrata al primo turno con Pisa, e purtroppo è stata sconfitta - ma solo alla fine di uno scontro molto equilibrato: eravamo in vantaggio con la sciabola (5-3), il fioretto è stato assai più amaro (3-7) , e il coraggio e le prodezze con la spada della mia ultima concittadina, un'abbondante spanna più bassa dell'avversaria pisana, non sono bastate a recuperare (6-5, per un finale 14-15).

Venezia è stata abbondantemente sconfitta da Amalfi, ma nella finale Amalfi-Pisa c'è stata ben poca storia: le pisane hanno prevalso per 15-4, con ottimi risultati in tutte e tre le armi (5-0 in fioretto, 5-2 in sciabola e spada)


sabato 14 giugno 2008

Gli europei vanno male, l'europa pure.

Mentre le speranze per l'Italia in questo europeo stanno scemando ...

... gli Irlandesi con un referendum hanno già eliminato i nuovi progetti per l'Europa

sabato 10 maggio 2008

Marco Simoni? e chi lo conosce.

Prendiamo spunto per questo post da un articolo di AnelliDiFumo, uno che non ha fatto altro che criticare il PD sempre e comunque con gran spirito di bastiancontrarietà: "Candidare Marco Simoni al posto di Veltroni".

Nonostante il titolo, io so benissimo chi è Marco Simoni, visto che è il portavoce de iMille - però sospetto fortemente che all'interno dell'elettorato potenziale del PD quelli che lo conoscono siano una esigua minoranza.
I soliti nomi della sinistra invece sono ben noti a tutti, Veltroni, D'Alema, Bersani, Rutelli ... ed è opinione comune che una persona nota attiri più voti di uno sconosciuto; del resto, anche a me sembra plausibile, eccetto nei casi in cui la persona è nota e sgradita (ogni riferimento a Rutelli è puramente casuale).

Però ci vuole poco a rendersi conto che è un circolo vizioso: nessuno conosce Marco Simoni, quindi non gli viene dato alcuno spazio per parlare, per agire e in ultimo per farsi conoscere.

E quindi il discorso di AnelliDiFumo ha senso se preso più alla larga: vogliamo che dei giovani innovativi possano contare di più, e arrivare un giorno non remoto a occupare le prime linee del PD ? mandando gli attuali capi a occupare magari, se vogliono, il ruolo "saggi consiglieri", senza però prendere più decisioni attive ?
Allora, occorre che a questi giovani siano dati a breve dei ruoli attivi e visibili, in modo che possano farsi conoscere: facciamo un "laboratorio del PD" con queste persone, al posto del "governo ombra" dei grandi vecchi (o in parallelo ad esso), facciamogli elaborare delle proposte concrete e presentarle pubblicamente, e applichiamo le proposte nelle amministrazioni locali dove siamo ancora al governo.
Discutere e lanciare proposte innovative non basta se queste rimangono all'interno di certi ambienti, tipo i blog dei piddini o i circoli del partito, se non le vede la gente comune e se non vengono fatte duellare con la realtà mettendole in pratica.
Solo così possiamo sperare fra qualche anno di avere nel PD persone nuove, preparate e conosciute - e a quel punto potremmo davvero candidarle e vincere.

Magari all'attuale dirigenza del PD sta davvero più cara l'innovazione rispetto alla comoda poltrona su cui siedono, magari no, comunque c'è l'inerzia e forse non sono tanto convinti che l'elettorato voglia davvero l'innovazione; insomma, possiamo sperare che ci arrivino da soli, però magari gli ci vogliono anni e forse non ci arrivano nemmeno, quindi direi che è il caso di farci sentire.
Però per farsi sentire sarebbe veramente utile riuscire a coinvolgere tante persone comuni, perché non sembri che la cosa interessi solo a una cricca di fichetti intellettuali senza un vero peso elettorale.

venerdì 9 maggio 2008

Londra!

Non ho ancora trovato il tempo per raccontare della mia breve vacanza a Londra intorno al ponte del primo maggio - ma visto che probabilmente non lo troverò mai quantomeno ho caricato un po' di foto su picasa

martedì 29 aprile 2008

Farsi sentire

Vi segnalo rapidamente questa discussione in corso sul circolo online del PD, intitolata "dobbiamo farci sentire". Ce n'e' anche una interessante sul blog de iMille nei commenti al post "lezioni di tedesco".

Tutto sbagliato.

Ero indeciso su come intitolare la mia prima riflessione seria su questo 28 aprile romano che sembra un 28 ottobre. "L'hanno fatto nero", "L'uomo sbagliato e il momento sbagliato", "E mo v'o pijate", "Tanto peggio tanto meglio?", "A Roma è già ottobre", ...

Peter Gomez presenta la sconfitta del PD quasi come una cosa positiva, perché così finalmente la segreteria del partito capirà che non deve candidare certa gente - come se l'unico modo di capire le cose fosse di sbagliare e farsi male.

Il gruppo dirigente del PD può di sicuro sbagliare, ma non gioca per perdere: chiunque abbia preso o ratificato la decisione finale sul candidare Rutelli l'ha fatto perché pensava che fosse la mossa giusta, che Rutelli fosse il candidato migliore che il PD potesse presentare.

Ora, può darsi davvero che Rutelli fosse il miglior candidato che avessimo a disposizione, ma vista la deludente figura fatta questo significherebbe solo che dobbiamo procurarcene altri; prendere candidati nuovi, e prepararli adeguatamente.

Sentendo invece gli umori di un po' di persone, pare però che Rutelli non fosse esattevolmente il candidato adatto, e idem dicasi per il suo programma. Se così è, non è semplicemente un'errore e una sconfitta per la segreteria del partito: hanno sbagliato tutti e hanno perso tutti, a partire dai semplici cittadini, che dovevano far capire prima e più chiaramente la loro posizione e che ora si troveranno Alemanno, passando per gli iscritti e la rete locale del PD (che doveva fare da tramite fra la gente e la stanza dei bottoni) e i grandi capi.
Se Rutelli non era la persona giusta, bisognava accorgersene prima di candidarlo; o se, distratti dalle elezioni nazionali, ce ne fossimo accorti solo qualche settimana fa, bisognava fare il possibile per correggere l'errore - per esempio affiancandogli altre persone migliori e facendo capire chiaramente che a queste persone sarebbe stati dati ruoli pubblici di grande importanza nell'amministrazione (vicesindaci, assessori importanti, ...).
Se il suo programma era sbagliato o incompleto, bisognava capirlo prima e lavorarci a fondo per renderlo migliore - e se possibile sufficiente a vincere.

A quanto pare, nonostante il PD stia facendo qualche sforzo al riguardo, la comunicazione fra l'elettorato e chi prende le decisioni a nome del partito è ancora assai carente.

lunedì 28 aprile 2008

Avolte ritornano!



Aggiornamento: ebbene si, avolte ritornano.

Romani, amici, cittadini, ... passi non essere di sinistra, ma proprio fascisti dovete essere?

Perché nel nostro paese la destra deve contenere elementi come Berlusconi, Bossi o ex picchiatori fascisti? Sarà solo la mia impressione, o personalità della destra tipo Thatcher, Chirac, Sarkozy o magari persino Aznar sono meglio di quelli che abbiamo noi?

sabato 26 aprile 2008

Se il vento fischiava, ora ...

Suppongo diversi di voi abbiano ascoltato almeno una volta e probabilmente anche cantato uno degli inni del '68, "Contessa", in cui si dice
Se il vento fischiava ora fischia più forte...
Qualche tempo fa io pensavo che non ci fosse più bisogno del vento, che si potesse dare per scontato che il fascismo era stato negativo e che nessuna persona seria potesse davvero dirsi fascista - al massimo un po' di ragazzini o ultras della Lazio, senza capire di cosa stanno parlando, alcuni spiritosi così come provocazione intellettuale (che so, magari anche Oscar Wilde avrebbe potuto farlo un giorno per gioco) o poche teste di c...o che possono venire ignorate: Fini aveva chiaramente detto che AN era un partito di destra ma non fascista, e a parte pochi idioti gli altri lo avevano accettato.
Non mi sono nemmeno scandalizzato che il manifesto del PD non citasse fra i suoi valori l'antifascismo, pensando che in fondo se uno si richiama ai diritti universali dell'uomo, ai valori della democrazia e simili non può che essere antifascista; e quindi trattandosi di qualcosa di riferito al passato, non c'era tutto questo bisogno di ribadirlo esplicitamente.

Però di questi tempi sto iniziano a pensare che di vento ce n'è ancora bisogno: intanto c'è "la Destra", partito quasi dichiaratamente fascista ma che viene considerato seriamente e non alla stregua di quegli idioti di Forza Nuova; poi un partito di maggioranza e che dovrebbe essere moderno e liberale, il PdL, candida un fascista dichiarato nelle sue liste - e viene pure eletto; Roma rischia davvero d'avere un sindaco ex picchiatore dell'MSI (certo se il PD candidava qualcuno di più decente di Rutelli era meglio); infine il nostro, ahimè, futuro presidente del consiglio ha deciso di trascorrere il 25 aprile proprio con il suo onorevole fascista (La vignetta su Repubblica recita: "Berlusconi trascorre il 25 aprile con un fascista, Ciarrapico" / "Mi sa che anche Ciarrapico trascorrerà il 25 aprile con un fascista")

C'è ancora bisogno di un po' di antifascismo, per quanto possa sembrare retorico e obsoleto.

giovedì 24 aprile 2008

Il PD persiste ma non convince

Dopo aver detto la mia sulla Sinistra Arcobaleno, veniamo al PD.

Non so se la frase del titolo - riferita al capitale invece che al PD - sia famosa anche altrove o se io l'abbia solo letta da qualche parte su un muro pisano, ma è adatta a descrivere il nostro risultato elettorale.

Confrontandosi con i risultati del 2006, il PD ha raccolto più o meno lo stesso consenso che avevano raccolto allora i partiti che sono confluiti in esso (e questo è ancora più vero se si considera PD + IdV e nel 2006 vi si aggiunge i Radicali).

Questo risultato ammette un'interpretazione banale (gli elettori sono rimasti gli stessi) che però è assai probabilmente falsa: il PD ha di sicuro assorbito una fetta degli elettori della defunta Sinistra Arcobaleno, anche oltre i pochi DS portati via da Mussi, ma non essendo cresciuto deve aver perso altri sostenitori altrove. Una stima più quantitativa, sul Sole 24 Ore di domenica scorsa, sosteneva che solo l'80% degli elettori del PD nel 2008 l'aveva sostenuto anche nel 2006 - un elettore su cinque è nuovo, e uno su cinque di quelli vecchi è andato perso.

Se il PD ha magari convinto più gente a sinistra, certo ha fallito dall'altro lato; questo può persino essere visto bene da chi teme un PD troppo di centro, ma la mia interpretazione è diversa.
Prendendo il discorso alla lontana, distinguiamo i due modi in cui un partito può allargare il bacino elettorale:
- il primo metodo consiste nell'allargare il suo programma per racchiudere un'area più vasta nello spazio delle opinioni politiche (che in prima approssimazione è l'asse sinistra-destra).
- il secondo consiste nel convincere delle persone a cambiare la propria opinione politica, a spostarsi nello spazio di cui sopra fino a riconoscersi nel programma del partito.
Chiaramente il primo metodo è più facile, e soprattutto più rapido, ma il risultato finale è un partito privo di una posizione chiara e tormentato dalla discordia interna - il precedente governo dell'Unione ne è un esempio.
Finita la digressione sui massimi sistemi, torniamo al caso specifico: se un PD che si espande al centro può essere qualcosa di negativo, un PD che attrae elettori dal centro verso un programma più di sinistra (sinistra progressista, ma sinistra) è qualcosa di positivo; e quindi dobbiamo rammaricarci se il PD non è riuscito a convincere l'elettorato di centro.

Difetti nel PD attuale ve ne sono molti, nonostante gli sforzi fatti in questi mesi: per esempio, nonostante si parli apertamente di onestà e di novità non mancano fra i candidati del partito persone con un passato discutibile, e di rinnovamento se n'è visto poco.
Un altro punto, probabilmente assai più critico per la sconfitta nel nord è la scarsa presenza sul territorio: la lega, che ha fatto la parte del leone fuori dalle grandi città, può contare su una rete di persone molto attive che dimostrano d'interessarsi della vita quotidiana dei suoi elettori, e porta avanti iniziative o proposte pratiche per risolvere i problemi locali. La sinistra tende a parlare solo di grandi ideali - dimenticando che alle persone importa anche del loro orticello. Se gli abitanti del nord ritengono di avere dei problemi, come ad esempio la sicurezza nelle città o l'immigrazione, la sinistra non può ignorare la cosa - e se non può e non deve proporre soluzioni leghiste (basate difendere il propri contro gli altri), non offrire alcuna risposta porta inevitabilmente a perdere consenso.

Il PD ha perso, ma non per questo non può mostrare agli italiani cosa può fare quando è al governo: molte amministrazioni locali sono tuttora a governate dal centro-sinistra, e un buon lavoro là può essere proposto come esempio per tutta la nazione; in questo però bisogna anche cercare, quando possibile, di distinguersi anche con scelte più coraggiose - tanto per intendersi, scelte da PD, non da Unione.

Di sicuro c'è molto lavoro da fare per portare il PD a poter conquistare una vittoria elettorale fra cinque anni, ed è un lavoro che richiede anche tanta pazienza - se vogliamo convincere le persone a cambiare idea occorre dargli tempo, la montagna magari verrà anche da Maometto, ma certo non di corsa.
Un problema serio da questo punto di vista è come raggiungere le persone fuori dall'elettorato del PD, visto che probabilmente una grossa frazione di esse usa canali d'informazione diversi da quelli del centrosinistra (mediaset invece della rai, gazzetta dello sport invece di repubblica/corriere, ...), e quindi difficilmente verrà influenzata da ciò che si dice solo su canali di sinistra: per quanto Travaglio possa scrivere peste e corna del Cainano(sic.), difficilmente eventuali elettrici femministe del centro destra verranno a sapere da lui che Berlusconi ha dichiarato di prevedere difficoltà per Zapatero visto che ci sono "troppe donne nel suo governo".

Cinque anni sono tanti - vedremo.

lunedì 21 aprile 2008

Alla fine dell'arcobaleno

Iniziamo la serie di post di commento al risultato elettorale partendo dal fenomeno più chiaro: la sconfitta della sinistra arcobaleno, che ha perso quasi tre quarti dei suoi elettori in due anni ed è quindi scomparsa dal parlamento.

Le ragioni di questa fatale emorragia di voti sono tante, ma si possono riassumere nel fatto che il SA aveva perso la sua funzione - era diventata inutile.
Inutile perché dichiaratamente non intenzionata a fare un'azione politica costruttiva; inutile perché lontana dal mondo reale dei lavoratori, arroccata nelle sue antiche posizioni basate su uno scenario economico sorpassato da decenni; inutile perché sostenitrice di una politica ambientale del "no a tutto" fingendo di ignorare quali sono le conseguenze di questa intransigenza sul mondo reale.
E quindi non c'è troppo da sorprendersi se il suo elettorato è stato intercettato da altri partiti più costruttivi o più inseriti nel tessuto sociale del paese, o è andato perso in un'astensione di protesta.

Ora, dopo questo duro scontro con la realtà, è il caso che SA e i suoi sostenitori riflettano su quale è la loro strada. Di possibilità ne hanno davanti diverse:
- darsi alla politica costruttiva, riportandosi al passo con i tempi nella loro visione del mondo e ritornando a rivestire il ruolo di rappresentanti dei lavoratori e dei ceti più deboli.
- continuare il loro ruolo critico, un controcanto che ricordi alla gente di non riporre troppa fiducia nelle "magnifiche sorti e progressive". Questo ruolo è utile alla società, ma non può essere rivestito da un partito politico, che deve invece cercare di ottenere il meglio fra le alternative concretamente realizzabili; che fondino piuttosto un movimento d'opinione, si facciano sentire, ma non sperino di ottenere dei voti in questo modo.
- stringersi nelle loro posizioni di unici detentori della verità, e continuare a raggranellare una piccola quota di voti da idealisti nostalgici.

Da parte mia spero che dalle ceneri rinasca presto, ma senza troppa fretta, qualcosa di nuovo e più positivo, con cui si possa dialogare serenamente e anche pensare di costruire un programma politico costruttivo per gli anni a venire.

lunedì 14 aprile 2008

perdemmo

Ce lo aspettavamo, ma s'è perso - e anche abbastanza male.
E poi, i barbari della Lega hanno fatto il sacco di Roma.
I commenti e i progetti per il futuro un'altra volta.

sabato 12 aprile 2008

Domani!? ma non ho ancora finito di costruirlo...

Anche se il progetto di costruire un partito davvero "nuovo" è solo agli inizi, siamo già chiamati a giudizio.

[modello realizzato con MLCad, poi ritoccato con GIMP e Adobe Photoshop Elements - che la Sony regala con i suoi pc]

giovedì 10 aprile 2008

Il voto invisibile di Sartori

Sulla prima pagina del corriere della sera (edizione cartacea) di oggi, c'e' un articoletto di Giovanni Sartori intitolato qualcosa tipo "voto di sfiducia costruttivo".

Io non conosco molto tale Sartori, non mi ricordo nemmeno se Berselli lo classificasse fra i "grandi maestri" o fra i "soliti stronzi", pero' l'articolo merita un commento...

Il Sartorius inizia sostenendo che l'astensione per protesta non se la fila nessuno: negli altri paesi l'affluenza alle urne è molto più bassa, quindi nessuno si riterrebbe sconfitto se l'affluenza scendesse anche qui; e su questo non gli do torto, anche se poi vorrei approfondire il 'problema' degli indecisi.

La continuazione però è divertente: visto che si può fare il voto disgiunto, votare una lista alla camera e una al senato, il nostro opinionista propone di votare apposta due schieramenti diversi in modo che - dice lui - i due voti si cancellino a vicenda e che sia come non votare, ma senza far calare l'affluenza alle urne.

Questo 'voto disgiunto di protesta' che propone lui non e' inutile ... e' invisibile!
Se dieci milioni di italiani seguono i consigli suoi e votano alla camera il PD e al senato il PdL o viceversa, il risultato sono cinque milioni di voti validi a camera e senato per entrambi i partiti, come se gli elettori avessero votato in modo coerente, ma fossero divisi a meta' fra i due schieramenti.

Mi sorge persino il sospetto che Sartori si sia reso conto di questo, e abbia scritto l'articolo comunque per neutralizzare un po' di voti di protesta facendoli diventare invisibili...

martedì 8 aprile 2008

Pechino 2008: COSA volete spegnere?

Alla fine i manifestanti sono riusciti nel loro intento: bloccare e spegnere la fiaccola olimpica. Contenti?
Io no: sempre meglio di quando l'hanno spenta quelli della no-tav, però la fiaccola olimpica spenta mi fa una grande tristezza...

Io sono d'accordo con l'organizzare manifestazioni (pacifiche) contro quanto sta accadendo in Tibet, e anche nello sfruttare la cornice mediatica delle olimpiadi per farle risaltare; e quindi mi va benissimo che si manifesti lungo il percorso della fiaccola olimpica.
Io sono anche d'accordo nel chiedere che i nostri capi di stato e ministri facciano capire chiaramente al governo cinese che si deve comportare diversamente - e non solo in Tibet - se vuole essere considerato un governo democratico e non un regime.
E sono pure d'accordo che il CIO colga l'occasione per esprimersi contro quanto accade in Tibet, cosi' contrario agli ideali di pace e fratellanza che animano le olimpiadi, e che magari collabori persino alla mediazione; e infatti cosi' sta avvenendo.


Ma, oltre a non avere nulla contro la maggior parte dei Cinesi, che penso farebbero volentieri a meno del regime e delle sommosse in Tibet, non ho nulla contro le olimpiadi.
Le olimpiadi, come ho già detto, sono per me qualcosa di positivo, ovunque esse vengano fatte - anche se le stessimo facendo dentro il covo di Bin Laden; dentro lo stadio sono tutti atleti liberi e uguali, in competizione ma non in guerra.
Certo, sarebbe stato meglio scegliere un'altra nazione, ma questo non cambia le cose.


Trovo profondamente sbagliato che i manifestanti vogliano bloccare la fiaccola olimpica, che vi siano scontri violenti con la polizia. E' completamente sbagliato: chi e' contro le violazioni dei diritti umani, contro le guerre e contro la violenza, dovrebbe portare avanti la fiaccola, non spegnerla. Portatela piuttosto accesa davanti all'ambasciata cinese assieme a uno striscione "le olimpiadi sono per la pace - fermate le violenze in Tibet" o simili.

Scusate, ma se non ci fossero le olimpiadi cambierebbe qualcosa nella vostra posizione sull'operato del governo cinese, su cosa accade in Tibet e sulle violazioni dei diritti umani in Cina? Spero di no.