Io no: sempre meglio di quando l'hanno spenta quelli della no-tav, però la fiaccola olimpica spenta mi fa una grande tristezza...

Io sono anche d'accordo nel chiedere che i nostri capi di stato e ministri facciano capire chiaramente al governo cinese che si deve comportare diversamente - e non solo in Tibet - se vuole essere considerato un governo democratico e non un regime.
E sono pure d'accordo che il CIO colga l'occasione per esprimersi contro quanto accade in Tibet, cosi' contrario agli ideali di pace e fratellanza che animano le olimpiadi, e che magari collabori persino alla mediazione; e infatti cosi' sta avvenendo.

Le olimpiadi, come ho già detto, sono per me qualcosa di positivo, ovunque esse vengano fatte - anche se le stessimo facendo dentro il covo di Bin Laden; dentro lo stadio sono tutti atleti liberi e uguali, in competizione ma non in guerra.
Certo, sarebbe stato meglio scegliere un'altra nazione, ma questo non cambia le cose.

Scusate, ma se non ci fossero le olimpiadi cambierebbe qualcosa nella vostra posizione sull'operato del governo cinese, su cosa accade in Tibet e sulle violazioni dei diritti umani in Cina? Spero di no.
Nessun commento:
Posta un commento