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domenica 13 settembre 2009

Première année, Suisse...


V'ho raccontato ben poco di quest'anno, per quante cose sono successe, ma è tardi per rimediare. Non posso nemmeno promettervi che l'anno prossimo mi comporterò meglio, perché ho seri dubbi che potrei poi mantenere la promessa...

Tanti saluti a tutti quanti, dovunque voi siate, in giro per l'Italia e per questo mondo sempre più piccolo. Io me ne starò qua in elvezia ancora per un anno o due, poi chissà ...

sabato 13 dicembre 2008

CTM?

Perdendo tempo qualche minuto prima di mettermi a cucinare una torta (di cui troverete la ricetta qui domani), ho aperto facebook.

Come al solito nell'angolino destro Facebook si lamentava che c'erano delle notifiche, e sono andato a vedere cos'era, se un altro commento a una foto di una festa o l'invito a una guerra di bande / vampiri contro lupi mannari / palle di neve / insulti napoletani / focacce genovesi ...

Sono rimasto piuttosto sorpreso nel leggere che Facebook pretendeva d'aver orecchiato gente che parlava della mia vita privata!

Detta così la cosa è completamente irragionevole:
- Dubito che chiunque di queste persone stesse davvero parlando della mia vita privata; tra l'altro dubito seriamente che, a parte Lisa, qualcuno di loro sia davvero informato sugli affari miei...
- Anche se fosse vero, dubito fortemente che Facebook farebbe la spia in questo modo (e di sicuro sarebbe assai inopportuno farlo in generale)

sabato 4 ottobre 2008

Lego

Oggi sono andato a vedere l'esposizione che avevano organizzato per i 50 anni dei Lego in un centro commerciale a Ginevra.

Purtroppo la mostra era davvero deludente: c'erano un po' di modelli di tutta la storia dei lego, ma decisamente pochi - ne ho di più io a casa. E poi c'erano delle costruzioni giganti, che però hanno poco a che vedere con i lego intesi come gioco: alla fine, sono costruite usando solo moltissimi grossi pezzi quasi tutti uguali, e poi non ci si può giocare.

Ora, se avessi organizzato io la mostra, ed avessi avuto abbastanza budget, ci avrei di sicuro messo almeno un piccolo modello per tutti gli elementi delle varie serie che ci sono state, per mostrarne davvero l'evoluzione; per esempio, anche solo un omino per ciascuna delle diverse serie di lego spaziali (durante la mia infanzia ce ne sono state 4) o dei castelli.
E poi mancavano un po' dei grandi modelli che hanno fatto la storia dei lego: non c'era nemmeno un intero treno o una monorotaia, non c'era il galeone dei pirati - di cui un esemplare raccoglie polvere sopra un armadio a casa mia - non c'era la cacciatorpediniera di guerre stellari, uno dei maxi-lego degli anni 2000.

Nonostante questa delusione, ho fotografato un po' di modelli in esposizione che m'hanno davvero portato indietro di almeno vent'anni.

1982: l'anno in cui sono nato. Non giocavo ancora con i lego, però a un certo punto ho comunque avuto una barca lego credo identica a questa - doveva essere un modello longevo! Per chi non l'abbia avuta, sappia che questa era una delle pochissime barche lego che galleggiava davvero.


I Fabuland: non ricordo da dove venissero, e sono presto scomparsi nel nulla, però quella barca lì è stato davvero uno dei miei primi lego; qui sono assolutamente sicuro del modello esatto, non come con la barca di prima.


1993: Questa piccola astronave degli Ice Planet è stato uno dei miei ultimi Lego; sono sicuro che è stata l'ultima serie di lego spaziali che ho avuto. Ma la tregua è stata breve, perché ben presto hanno iniziato ad arrivare a casa i lego di mio fratello, fino a non pochi anni fa.

domenica 28 settembre 2008

A change of season

Ora che l'ADSL è arrivata e la pre-tesi attende solo gli ultimi commenti dal prof., posso riprendere a scrivere su questo blog.

Intanto per cominciare, ho cambiato il titolo: la torre è ben lontana, e la sua ombra non arriva certo fin quassù. Da tempo pensavo a come avrei dovuto intitolare il blog ora, ma alla fine il lago di Ginevra ha avuto la meglio; in questi giorni di bel tempo il Léman offre davvero un bello spettacolo, mentre spiaggie, porticcioli e barche a vela ricordano davvero la riviera ligure. Acqua dolce, ma anche acqua più pulita e chiara di quella dell'Arno o di Tirrenia, e di sicuro anche più fredda ... però non potevo arrivare al punto di intitolare il blog "Chiare fresce dolci acque"!

Mentre in questo mese combattevo contro i raggi cosmici, che il nostro esperimento acchiappava peggio del previsto, e con la pre-tesi da consegnare a fine settembre, di cose ne sono successe parecchie: l'estate ha ceduto il posto a un autunno freddino ma per ora non piovoso, alitalia è quasi riuscita a fallire davvero nonostante non avesse acquistato derivati dei mutui subprime, il mondo è sopravvissuto sia a LHC che al ben più pericoloso derby Pisa-Livorno, e LHC s'è rotto rischiando di lasciarmi senza dati per la tesi.

Quest'ultima vicenda merita un racconto un po' più dettagliato: dopo il gran successo del primo giorno, quando in poche ore i macchinisti del CERN erano riusciti a far girare entrambi i fasci dell'acceleratore alla prima in diretta tv (il direttore aveva proibito nel modo più assoluto di fare delle prove i giorni prima), sembrava che avremmo iniziato a vedere i primi scontri fra protoni dopo due settimane. Poi, qualcosa è andato storto a un trasformatore, e mentre lo riparavano hanno deciso di avvantaggiarsi un po' sui test dei magneti, provando a pigiare l'acceleratore e portarli alla corrente corrispondente a 5 TeV (cosa mai fatta in nessun esperimento prima d'ora) - però qualcosa è andato storto, un componente ha smesso di essere superconduttore e s'è surriscaldato, s'è aperta una falla nel circuito di raffreddamento e tre tonnellate d'elio liquido sono andate a spasso per l'apparecchio provocando discreti danni. Per giorni quel settore dell'acceleratore è rimasto off-limits persino ai pompieri, e credo che tutt'ora i tecnici non siano ancora potuti scendere laggiù; ci vorranno giorni per dissurgelare l'apparecchio, settimane per ripararlo e un paio di mesi per raffreddarlo di nuovo - ma così si finisce nelle vacanze di natale, in cui il CERN chiude, e dopo devono tenere tutto spento per fare manutenzione del resto degli apparecchi ... insomma, fino a tarda primavera c'è poca speranza di raccogliere dei dati per la mia tesi.

domenica 13 gennaio 2008

Quando manca il tempo

Ieri, ritornato veramente a Pisa, ho guardato i trovato i miei ciclamini sul davanzale e li ho trovati quasi morti - sono stati trascurati troppo a lungo, avevano quasi tutte le foglie gialle e i fiori con il capo chino; gli ho dato un po' d'acqua, e oggi iniziano a riprendersi.

Ripensandoci oggi, anche questo blog sta venendo troppo trascurato nelle ultime settimane; non che manchino cose da scrivere, soprattutto manca il tempo di scriverle: spesso sono di fretta, e quando ho un po' di tempo a quel punto sono stanco.
Comunque vediamo se un po' di sforzo basta a far rialzare il capo anche al blog e non solo ai ciclamini.

Cose da fare, in queste ultime settimane, ce ne sono state tantissime - oltre alle vacanze, ovviamente.
Nel lavoro, ho aperto troppi fronti:
  • Sto collaborando a un'analisi su Drell-Yan e Z' a LHC insieme a un po' di Pisani, gente della Florida, di Dubna e forse qualcun altro ancora - e dovremmo finire di scrivere il lavoro entro fine gennaio.
  • Sto lavorando a software per analizzare i dati di LHC che sia d'utilità comune a chi studia cose diverse, con la filosofia che è meglio avere pochi programmi flessibili e fatti bene che tanti fatti male e di fretta da gente che magari non sa scriverli e non vuole impararlo. E questo richiede un notevole sforzo non tanto per scrivere i programmi, ma per capire dagli altri cosa vogliono prima, e convincerli poi a usare quello che gli hai dato.
    Riguardo a questo, dobbiamo avere un prototipo di un grosso set di strumenti pronti per il 29 gennaio, e solo la settimana scorsa siamo riusciti a raggiungere un accordo su quali strumenti e come vanno fatti - grazie a un paio d'ore di discussione dal vivo a un tavolino della caffetteria del CERN, visto da centinaia i email e powerpoint in videoconferenza non si cavava nulla.
  • In teoria dovrei anche occuparmi del "Tracker software qualification and performance" ma per fortuna è una cosa abbastanza vaga, e posso decidere io quanto tempo dedicarci.
  • A fine gennaio c'è un workshop italiano sulla fisica a LHC, in cui di solito fanno parlare i giovani; e "mi hanno offerto volontario" - insieme a una tipa di Roma - per parlare della fisica del top nel nostro esperimento.
    A complicare le cose c'è il fatto che io ho smesso di occuparmi di top da dopo la tesi, e lei ha iniziato a lavorarci da 1 mese mentre prima faceva tutt'altro; e quindi dobbiamo prima impararci bene cosa si sta facendo, per evitare di arrampicarci sugli specchi e far fare una figuraccia al nostro esperimento.
  • E poi, visto che l'esperimento è una "collaborazione", devo dare una mano in generale agli altri per le cose che magari io so e loro non ancora.
E così forse potete capire perché manca sempre il tempo
Lavoro a parte, recentemente sono anche riuscito a leggere un paio di libretti. Il primo è un giallo di Fred Vargas, "L'uomo dei cerchi azzurri". Carino, ma era decisamente più divertente "Chi è morto alzi la mano" ("Debout les morts" in Francese), forse perché preferisco i tre storici strampalati del secondo libro al detective donnaiolo che trae le sue conclusioni dal nulla, protagonista del primo.

L'altro, più impegnato, è "Il liberismo è di sinistra" di A. Alesina e F. Giavazzi (il secondo aveva parlato in SNS qualche mese fa a un venerdì del direttore). Secondo gli autori, ora in Italia il liberismo gioverebbe a tutti, e la difesa dello status quo da parte di tanti politici e sindacati danneggia anche per più deboli. Non ne so abbastanza da poter dire se hanno ragione, se si sbagliano o se mentono fraudolentemente, ma li ho trovati abbastanza convincenti.
Al venerdì del direttore uno studente ha fatto notare che secondo lui il liberismo non è di sinistra, sono le persone che erano di sinistra che ora stanno diventando liberiste. Lo studente ha abbastanza ragione a dire che il liberismo non era di sinistra - e del resto persino la meritocrazia non era di sinistra - ma mi sembra naturale (e doveroso) che la sinistra si evolva nella sua visione, soprattutto economica, in un mondo che cambia. Il fine della sinistra rimane comunque lo stesso: migliorare le condizioni di chi sta peggio, combattere le ingiustizie, dare a tutti le stesse possibilità in partenza - poi se uno non le sfrutta affari suoi, garantire i servizi sociali quali l'assistenza sanitaria. E quindi se quelli che erano di sinistra diventano liberisti, possono benissimo rimanere di sinistra; magari pure più di sinistra di quelli che ostacolano i fini della sinistra in nome di quelli che erano i mezzi "canonici" della sinistra marxista del passato.

Ma mi sono dilungato troppo nella politica

giovedì 1 novembre 2007

Inganni della percezione...

Lo sguardo si fa ingannare facilmente; per esempio, nel disegnino qua a fianco le due barre gialle non vi sembrano grandi uguali a causa delle rotaie nere.

In modi analoghi tendiamo a sentirci più poveri anche quando i prezzi non crescono più velocemente dei salari [vedi istat]

Corrias ci fa notare come anche la nostra percezione sulla criminalità sia forse sbagliata dal fatto che ciò che va male finisce sui giornali mentre ciò che va bene di solito non fa notizia.

lunedì 29 ottobre 2007

Google e il cinese...

Il mio fratellino mi manda una segnalazione curiosa riguardo a google.

Andate sul traduttore di google, e traducete dall'inglese al cinese semplificato la frase "yes, he said"; copiate la traduzione negli appunti, passate al traduttore cinese-inglese, incollate la traduzione e ritornate all'inglese.
yes, he said
E fin qui, nulla di strano
Ora provate con l'arcaico
yea, he said
A me, e anche a mio fratello, viene fuori niente meno che
Tony Blair, he said:
L'unico commento che si può fare è "Cretino, NON è Tony Blair"

Tra l'altro, se provate a ritradurre inglese-cinese-inglese "Tony Blair, he said" ottenete "British Prime Minister Tony Blair, he said"; a questo punto ci si aspetta che continuando a oltranza venga fuori tutta la storia della vita dell'ex primo ministro britannico, ma invece ci si ferma là.

venerdì 5 ottobre 2007

Google non capisce la politica italiana?

Chi di voi usa gmail sa bene che Google si sforza di mostrare pubblicità "a tema" ficcanasando nei vostri messaggi di posta; e di norma non sbaglia nemmeno troppo.

Però a quanto pare non ha capito alcuni fatti fondamentali della politica italiana: come potete vedere da un ritaglio della mia schermata di gmail, nonostante mi arrivino email da liste di politica solo di area PD, comunque google mi chiede se sono di Forza Italia (o talvolta persino di AN!).
(forse è che il PD non compra pubblicità su Gmail mentre il centrodestra si?)

(disclaimer: nella mia inbox ci rimangono di solito solo le email lette a metà, quelle a cui devo rispondere, quelle che mi ricordano di fare qualcosa che non ho ancora fatto, o quelle che mi dimentico di archiviare ... non è quindi un campione "unbiased" della posta che ricevo, né la collezione delle mie email preferite)

giovedì 4 ottobre 2007

Ottimismo metodico?

Lasciatemi citare un episodio da l'Impero Colpisce Ancora

Artoo waddles closer to Luke, chirping wildly, then scoots over the edge of the swamp. Catching on, Luke rushes to the water's edge. The X-wing fighter has sunk, and only the tip of its nose shows above the lake's surface.


LUKE: Oh, no. We'll never get it out now.

Yoda stamps his foot in irritation.


YODA: So certain are you. Always with you it cannot be done. Hear you nothing that I say?

Luke looks uncertainly out at the ship.


LUKE: Master, moving stones around is one thing. This is totally different.
YODA: No! No different! Only different in your mind. You must unlearn what you have learned.
LUKE: [focusing, quietly] All right, I'll give it a try.
YODA: No! Try not. Do. Or do not. There is no try.

Luke closes his eyes and concentrates on thinking the ship out. Slowly, the X-wing's nose begins to rise above the water. It hovers for a moment and then slides back, disappearing once again.


LUKE: [panting heavily] I can't. It's too big.

[...]


YODA: You must feel the Force around you. [gesturing] Here, between you... me... the tree... the rock... everywhere! Yes, even between this land and that ship!
LUKE: [discouraged] You want the impossible.

Quietly Yoda turns toward the X-wing fighter. With his eyes closed and his head bowed, he raises his arm and points at the ship.
Soon, the fighter rises above the water and moves forward as Artoo beeps in terror and scoots away. The entire X-wing moves majestically, surely, toward the shore. Yoda stands on a tree root and guides the fighter carefully down toward the beach.
Luke stares in astonishment as the fighter settles down onto the shore. He walks toward Yoda.


LUKE: I don't... I don't believe it.
YODA:That is why you fail.

Luke shakes his head, bewildered.




[Testo preso dal The Internet Movie Script Database, immagini dal DVD del film... tutto © Lucasfilm ltd., nell'eventualità che qualcuno volesse farmi causa]

lunedì 17 settembre 2007

Zena by night

Questo weekend me ne sono tornato a Genova pensando di trascorrere un paio di giorni a casa senza fare nulla di particolare; invece proprio proprio questo sabato c'era la notte bianca di Genova, e sono quindi uscito a fare un giro.

Raggiunto il centro in un'autobus pieno più di una scatola di sardine, ho trovato le strade piene di persone come alla Luminara pisana, solo che a Genova ci sono più strade da riempire; discendere da piazza De Ferrari lungo via San Lorenzo è stata un'impresa mica da poco, e quando ho provato a prendere un po' di vicoli per aggirare la ressa non ho avuto più fortuna.
Comunque con pazienza ho guadagnato l'area del Porto Antico, anch'essa gremita, dove da una chiatta la PFM che cantava De André. Nell'attesa dei fuochi artificiali, ho lottato una ventina di minuti in una coda del bar solo per vedere quello subito prima di me che si portava via l'ultima birra rimasta (ed non era ancora mezzanotte), ed era finita persino la coca-cola, per cui la notte bianca è iniziata con trasparente bicchiere di sprite.
Uscito dal bar ho ritrovato i PFM che ora suonavano canzoni loro (credo, quantomeno non era De André), finché non è giunta l'ora dei fuochi d'artificio, sparati da qualche punto in mare ben nascosto dietro i "magazzini del cotone".


Sui fuochi d'artificio i miei concittadini di nascita si sono rivelati peggiori dei miei concittadini d'adozione (deh!), in quanto la maggior parte dei fuochi era troppo bassa e risultava invisibile da quasi tutto il porto antico e io sono riuscito a scorgerli solo in un breve spazio fra dove finivano i magazzini e dove iniziava il palco del concerto, seminascosti dietro gli alberi delle barche a vela. I fuochi più grandi, però, erano belli da vedere, specie nella cornice delle costruzioni di Renzo Piano illuminate nella notte; c'erano anche un po' di fuochi d'artificio a forma di smiley (un cerchio blu con due punti verdi per gli occhi e qualche punto fucsia per la bocca... purtroppo non ho ottenuto foto decenti).



Finiti i fuochi sono risalito attravarso i vicoli, che erano illuminati e pieni di gente, fino a piazza Fontane Marose, per sentire una mezz'ora di Jazz bevendomi un the freddo (la mia è stata una notte bianca analcolica, ma bere da solo non mi piace); quindi ho un salto a piazza De Ferrari dove qualcuno cantava in Genovese, e direi pure qualcosa di triste anche se non si capiva nulla, e sono sceso per via XX Settembre, piena di bancarelle di ogni sorta: focaccia con il formaggio, dolci calabresi, portafortuna indiani, miele artigianale, zucchero filato, artigianato in legno, funghi secchi e altro ancora.


La mia serata virava verso la conclusione, perché erano già le 2:30 e avevo dei progetti per l'indomani mattina, ma non potevo esimermi dal dare un'occhiata al Ducale, dietro il quale suonava una banda di sbandati a nome "Fantomatik orchestra", per poi sedermi un po' sulle aiole da De Ferrari a sentire la fine di un concerto attendendo quello dopo, che sarebbe dovuto essere di musica da diverse parti del mondo... però la musica worldwide si faceva attendere un po' per problemi tecnici e i presentatori, che avrebbero dovuto usare il loro spirito e talento per evitare che la gente s'annoiasse nel frattempo, dicevano delle tali idiozie che mi sono diretto verso casa; un pratico autobus notturno s'è fatto attendere poco, e alle 3:30 ero a casa, soddisfatto della serata.



Trovate una collezione migliore di foto su Picasa, ma la qualità non è ottima perché vengono dalla fotocamera del telefonino. Ho anche fatto un paio di video, ma non sono ancora riuscito a convertirli in un formato visibile fuori dal telefonino ... comunque su YouTube ce ne sono già diversi

mercoledì 5 settembre 2007

Il cerchio si chiude?

Scuola Normale. Sul tavolo della stanza del Gran Priore c'è una pila di diverse centinaia di scritti di Fisica del concorso d'ammissione al corso ordinario per l'anno 2007/2008. Intorno a quel tavolo ci sono otto persone che, armati di pazienza e biro rossa, leggono tutti quegli fogli protocollo di formule, spiegazioni e scarabocchi per cavarne dei voti e dei numeri da ammettere all'orale (le buste sono anonime, identificate solo da un numero progressivo).

Una di queste otto persone quest'anno sono io.

"Incastrato", direte, ma alla fine mi sembra sensato fare la mia parte nel concorso d'ammissione (anche se significa perdere diverse intere giornate a correggere scritti); e anzi, trovo un po' fastidioso che la maggior parte dei professori e ricercatori faccia così poco per gli studenti che non sono della propria materia... però non è di questo che voglio scrivere.

Sei anni e qualche giorno fa mi recavo qua a Pisa a provare questo stesso concorso d'ammissione, per cui mi ero preparato un po' durante le vacanze, e che ritenevo abbordabile ... ed è così che ho finito per passare 5 anni in questa città (lasciamo perdere per ora l'ultimo anno, la cui storia è diversa).

I've been waiting for you, Obi-Wan.
We meet again, at last. The circle
is now complete.

Darth Vader, in "A New Hope"


Che effetto fa ? (tralasciando la noia e l'alienazione di correggere centinaia di volte il medesimo problemino di meccanica)

E' assai diverso dal correggere i compitini di Fisica I del corso interno, cosa che m'era già capitata questa primavera: là c'era soprattutto la stranezza del dover dare un voto a persone con cui magari avevi chiacchierato in amicizia a mensa poche ore prima; qua i compiti sono anonimi e quasi nessuno dei candidati rivedrà il suo compito corretto, quindi è assai più agevole scrivere semplicemente qualche "no" e assegnare zero punti dopo aver letto qualche facciata di conti e spiegazioni sbagliate.

Più che riflettere su chi ha fatto lo scritto pochi giorni fa, mi trovo a riflettere su di me: che differenze ci sono fra l'io che scriveva in biro blu sullo scritto sei anni fa e l'io che vi scrive in biro rossa ora?
La risposta breve è: "personalmente, poche; però il mondo è girato parecchio nel frattempo", che quasi mi fa pensare a quella mezza strofa
And then one day you find ten years have got behind you.
No one told you when to run, you missed the starting gun.

Quando la correzione sarà finita probabilmente scriverò un altro articoletto per raccontare invece le curiosità trovate nei compiti: disegnini, frasi spiritose, lettere di vario genere, triangoli di tartaglia.

venerdì 31 agosto 2007

Varie ed eventuali

In questi giorni sono stato troppo impegnato a guardare la pioggia fuori della finestra mentre cercavo di fare gli esercizi di complementi di teoria dei campi per scrivere.

Ci sono però un po' di commenti eterogenei che vorrei fare sui recenti fatti d'attualità.

Sciopero fiscale: idea geniale, ma qualcuno ha mai spiegato ai leghisti che quando gli operai scioperano non ricevono lo stipendio, e quindi economicamente ci perdono? per "scioperare fiscalmente" dovrebbero rinunciare anche ai guadagni, e non solo a pagare le tasse. Non esiste lo "sciopero del conto al ristorante", si chiama mangiare a sbafo.

Primarie: adesso Bindi e Letta saltano fuori dicendo che chiedere 5 euro per votare alle primarie è troppo. Però questa idea geniale gli è venuta solo ora? mi pare che entrambi facessero persino parte dei 45 saggi che hanno dettato le regole, no? E comunque, è da prima dell'estate che si sà dei 5 euro, e lamentarsi ora mi sembra puro populismo "è Veltroni che vuole i vostri 5 euro per comprarsi un barca come d'Alema, noi siamo buoni e se fosse per noi le primarie sarebbero gratis, e magari vi regaleremmo anche un gelato".
Tra l'altro non sono particolarmente favorevole a tutte queste primarie "a caso" che si fanno in questi ultimi anni (quella per Prodi, quelle per le elezioni del sindaco a Genova, queste ora per il PD); anche quando si fanno senza avere già un vincitore, raramente i concorrenti hanno dei programmi chiaramente diversi e quindi si vota la persona, mentre la politica dovrebbe basarsi sulle idee e non le facce. Sono un surrogato della comunicazione fra partito ed elettorato, di discreto impatto mediatico ma vuote di contenuti: la comunicazione si risolve in una sola domanda, a risposta chiusa.

195?: I bigotti, perché chiamarli cattolici sarebbe un'offesa ai cattolici più sensati, ripartono all'attacco della legge 194 sull'aborto, dicendo che va "aggiornata"; e ovviamente prendono spunto dal clamore mediatio sollevato intorno al tragico errore di un medico (purtroppo anche i medici talora sbagliano... e, lasciatemelo dire, è fra i loro diritti di non essere infallibili, sono esseri umani... l'unico modo sicuro per evitare qualsiasi errore medico è rinunciare alla medicina). Se riescono ad ottenere un irrigidimento delle norme dovremo iniziare a mandare le poverette che vogliono abortire (e che non lo fanno certo per divertirsi) in qualche paese più liberale, come già si fa per la fecondazione assistita.
Se il PD non prende una posizione chiara a favore dei diritti delle donne su questo punto a parer mio perde la sua chance mi iscrivo al partito radicale invece che al PD, o emigro in Spagna dove c'è una vera sinistra laica e che governa pure bene. (nota: mai votato radicale, ed eviterei volentieri di farlo... però se il PD si fa accalappiare dai cardinali e i partiti più a sinistra mancano di pragmatismo non vedo dove altro possano andare i laici pragmatici)

Turchia: le vicende di questo paese raramente fanno notizia, ma a parer mio là si sta giocando una partita veramente decisiva per il futuro di dei rapporti fra l'occidente, in cui sopravvive un po' d'illuminismo, e l'islam. Se si riesce infatti a costruire uno stato laico, moderno e libero in un paese a grande maggioranza islamica, senza più bisogno che l'esercito faccia da guardiano contro l'integralismo come ora, può essere un ottimo punto di riferimento per gli islamici di buon senso, e una prova che islam e democrazia possono convivere. Se si fallisce, e ci si trova a dover scegliere fra un golpe dell'esercito per restaurare la laicità o e una teocrazia islamica integralista, siamo nei guai.

domenica 5 agosto 2007

Se la ricerca cola a picco...

Poi ci si chiede perché la ricerca nel nostro paese va male, e il CNR naviga in cattive acque.

Beh, oggi una anonima enorme nave porta container battente bandiera panamense ha speronato e distrutto una delle (pochissime) navi del CNR che faceva ricerca in mare, conciando assai male il suo sparuto equipaggio di scienziati, uno dei quali probabilmente ha fatto una brutta fine.

La spiegazione? "c'era nebbia"

Ma il radar è stato inventato più di 60 anni fa, o sbaglio?

Siamo proprio ridotti male


Off topic, avete letto che Elthon John chiede di chiudere internet?

domenica 15 luglio 2007

Kodachrome

Kodachrome
They give us those nice bright colors
They give us the greens of summers
Makes you think all the worlds a sunny day
[P. Simon, "Kodachrome"]


Dopo up po' di complicazioni ed esperimenti sono riuscito a trovare un posto e un modo soddisfacente di mettere le mie foto sul web.
Trovate il link a picasa in alto a destra (credo) qua sul blog.

Per ora ci trovate solo un po' di foto dei giorni in Val d'Aosta; appena trovo un po' di tempo ci metto anche le due foto della festa e di catania (bruttine, lo riconosco...).

(per i pochi pazzi a cui la cosa può interessare: avete dato un'occhiata alle API di google? con poche righe di python o java puoi, per esempio, gestire calendario, foto, blogger, ...; alla fine ho usato quelle per gli upload da linux su area51, e dal palmare dove manca un browser in grado di digerire l'ajax di picasa)

Purtroppo in questi giorni il tempo per scrivere articoli lunghi manca; comunque aspettatevi qualcosa la settimana prossima almeno dopo l'esame dell'Anselmi.

lunedì 25 giugno 2007

Il "supporto materiale" dei ricordi

La riflessione è nata da una cosa banale: ho cambiato telefonino, e i vecchi messaggi che conservavo per ricordo, anche da anni, sono scomparsi (anche se stanno nella SIM... semplicemente, non si vedono).

Cos'ho perso ? come informazioni, nulla: le poche informazioni tipo indirizzi e compleanni sono già da tempo anche al sicuro altrove; come ricordi, apparentemente nulla: non ho certo bisogno di quegli SMS per ricordarmi il mio passato.

...

A cosa servono i "supporti materiali" dei ricordi, tipo foto, lettere, oggetti vari, e bit nella memoria del telefonino ?

La spiegazione più semplice sarebbe che servono a non dimenticare; ma è, almeno fino a quando non arriverà la vecchiaia, una spiegazione sbagliata: per ora i ricordi importanti non svaniscono dalla memoria.

Passiamo quindi a una versione più complicata della spiegazione di prima: questi "supporti" ci aiutano a conservare, e magari riscoprire, dei dettagli nei ricordi; possiamo trovare in una lettera una frase che non ci ricordavamo, o accorgersi di un oggetto in una foto che aggiunge qualcosa al ricordo del momento in cui la foto è stata fatta.

Ma in un SMS di auguri di natale non c'è più informazione di quanto uno già si ricordi, a parte dettagli inutili tipo l'ora, o magari la scelta di mettere i nomi di persone con l'iniziale maiuscola o minuscola (e per alcune persone ricordo anche questo dettaglio secondario).

Alla fine, dopo averci pensato un po', forse ho capito a cosa servono i supporti materiali dei ricordi: a inciamparci inavvertitamente.

...

Sarà forse ora di iniziare la Recherche? ma temo di non avere la forza di finirla, o soprattutto di non avere il tempo, e mi spiacerebbe lasciarla iniziata.
(Every year is getting shorter, never seem to find the time
plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
[Pink Floyd, "Time"])

venerdì 22 giugno 2007

"I luoghi dell'anima nella tradizione artistico-letteraria"

A due giorni dall'uscita del tema di maturita' su "I luoghi dell'anima nella tradizione artistico-letteraria", mi e' caduto l'occhio sull'etichetta di appiccicata al distributore di sapone nei bagni d'un Autogrill; non ricordo la marca, ma l'indirizzo era di Recanati (MC).

"Silvia, rimembri ancora "
"Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe ..."
"Dolce e chiara e' la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti"

Peraltro io a Recanati non ci sono mai stato.

Forse ha anche senso cosi', che il Recanati di oggi non sia quello di Leopardi, e che per chi ci vive debba essere una cittadina quasi come le altre (noi mica pensiamo tutti i giorni "Qui c'era Galieo", no?), e lasciamogli pure produrre i porta sapone, a patto che non distruggano il centro storico, la siepe, ...

(scusate l'assenza di accenti, e' quello che passa l'INFN-PI)