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domenica 28 settembre 2008

A change of season

Ora che l'ADSL è arrivata e la pre-tesi attende solo gli ultimi commenti dal prof., posso riprendere a scrivere su questo blog.

Intanto per cominciare, ho cambiato il titolo: la torre è ben lontana, e la sua ombra non arriva certo fin quassù. Da tempo pensavo a come avrei dovuto intitolare il blog ora, ma alla fine il lago di Ginevra ha avuto la meglio; in questi giorni di bel tempo il Léman offre davvero un bello spettacolo, mentre spiaggie, porticcioli e barche a vela ricordano davvero la riviera ligure. Acqua dolce, ma anche acqua più pulita e chiara di quella dell'Arno o di Tirrenia, e di sicuro anche più fredda ... però non potevo arrivare al punto di intitolare il blog "Chiare fresce dolci acque"!

Mentre in questo mese combattevo contro i raggi cosmici, che il nostro esperimento acchiappava peggio del previsto, e con la pre-tesi da consegnare a fine settembre, di cose ne sono successe parecchie: l'estate ha ceduto il posto a un autunno freddino ma per ora non piovoso, alitalia è quasi riuscita a fallire davvero nonostante non avesse acquistato derivati dei mutui subprime, il mondo è sopravvissuto sia a LHC che al ben più pericoloso derby Pisa-Livorno, e LHC s'è rotto rischiando di lasciarmi senza dati per la tesi.

Quest'ultima vicenda merita un racconto un po' più dettagliato: dopo il gran successo del primo giorno, quando in poche ore i macchinisti del CERN erano riusciti a far girare entrambi i fasci dell'acceleratore alla prima in diretta tv (il direttore aveva proibito nel modo più assoluto di fare delle prove i giorni prima), sembrava che avremmo iniziato a vedere i primi scontri fra protoni dopo due settimane. Poi, qualcosa è andato storto a un trasformatore, e mentre lo riparavano hanno deciso di avvantaggiarsi un po' sui test dei magneti, provando a pigiare l'acceleratore e portarli alla corrente corrispondente a 5 TeV (cosa mai fatta in nessun esperimento prima d'ora) - però qualcosa è andato storto, un componente ha smesso di essere superconduttore e s'è surriscaldato, s'è aperta una falla nel circuito di raffreddamento e tre tonnellate d'elio liquido sono andate a spasso per l'apparecchio provocando discreti danni. Per giorni quel settore dell'acceleratore è rimasto off-limits persino ai pompieri, e credo che tutt'ora i tecnici non siano ancora potuti scendere laggiù; ci vorranno giorni per dissurgelare l'apparecchio, settimane per ripararlo e un paio di mesi per raffreddarlo di nuovo - ma così si finisce nelle vacanze di natale, in cui il CERN chiude, e dopo devono tenere tutto spento per fare manutenzione del resto degli apparecchi ... insomma, fino a tarda primavera c'è poca speranza di raccogliere dei dati per la mia tesi.

lunedì 1 settembre 2008

It's the end of the world as we know it (and I feel fine)

Tenetevi forte perché il mondo sta per finire...

Se invece preferite dare retta agli esperti, ci sono un po' di articoli al riguardo che spiegano che non siamo poi così pericolosi [arxiv/0806.3414, arxiv/0808.4087].

Aggiunta: il CERN ha anche preparato una pagina divulgativa sui rischi per il mondo, e perché non bisogna preoccuparsi.

sabato 1 marzo 2008

In a world of magnets and miracles

Oggi sono andato a fare un giro turistico dentro l'esperimento a cui lavoro, nella caverna cento metri sotto terra nei pressi di Ginevra.

Ora la costruzione dell'enorme apparecchio è quasi finita, e nel giro di qualche mese sarà tutto assemblato e pronto per raccogliere dati ... se tutto va bene.
Nel frattempo, ho colto l'occasione per fare qualche foto di quel che si poteva vedere dalle balconate e dal fondo della caverna.




Visto che mi occupo quasi solo di software e analisi dati ho avuto ben poco a che spartire con la costruzione e i test dell'hardware - che poi in gero tutti chiamano "integrazione" e "commissioning", tanto per darsi un tono - ma ci tenevo ad almeno vedere che l'apparecchio esiste davvero; e poi, dovete riconoscerlo, è abbastanza colorato e allegro a vedersi.

La citazione da "High hopes" dei Pink Floyd era d'obbligo, visto che il cuore del nostro enorme macchinario è proprio un magnete potentissimo che dovrebbe permetterci di "sdipanare la matassa" delle particelle prodotte da LHC e scoprire chissà cosa la fisica ha ancora in serbo per noi.

Per i curiosi, vi rimando al sito "per il pubblico" di CMS, e ad alcuni numeri molto belli del CMS Times in cui cercavano di dare spiegazioni "in 60 secondi" di cose tipo LHC, la supersimmetria o Grid [1,2]