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lunedì 25 gennaio 2010

Crostata di pere e cioccolato

Questa è la ricetta della torta che ho fatto per capodanno, con un po' di ritardo.

Ingredienti: 250g di farina, 60g di cacao amaro, 75g di zucchero, 120g di burro, 1 uovo più 1 tuorlo; 8-9 pere di media grandezza, 80g di zucchero nero, cannella q.b., 50g di cioccolato fondente.

La pasta: Lasciate ammorbidire il burro, e poi impastatelo con la farina, il cacao amaro e lo zucchero bianco (se avete pazienza, setacciate prima farina e cacao); aggiungete l'uovo e il tuorlo e impastate come per la pastafrolla, poi mettete a riposare una mezz'ora in frigo.

Le pere, parte I: sbucciate metà delle pere, tagliatele a tocchetti e mettele in un pentolino con poca acqua, metà dello zucchero nero e la cannella; fate cuocere parecchio finché non si stanno per disfare, e per finire frullatele.

Le pere, parte II: sbucciare l'altra metà delle pere, tagliatele a fettine, mettetele in una teglia ricoperta di carta da forno, spolverizzatele con il resto dello zucchero e infornate per farle caramellare.

Cottura: stendete la pasta nella teglia come per fare una crostata con il bordo alto, e fatela cuocere in forno per 20-25 minuti; qui la teoria prevederebbe di metterci sopra temporaneamente dei fagioli secchi perché resti bassa mentre cuoce, però se ne siete sprovvisti va bene comunque (se ci mettete i fagioli, abbiate cura di inserire fra torta e fagioli un altro foglio di carta da forno, bucherellata un po' con la forchetta).

Le parti e il tutto: Una volta cotta, fate squagliare la cioccolata e spalmatela sul fondo della torta; oltre a dargli buon gusto, questo vi aiuta a evitare che ci siano buchi o crepe, specie fra fondo e bordo, da cui potrebbe colar fuori il ripieno.
Versateci quindi le pere disfatte e frullate, e poi coprite con le pere tagliate a fette.

La versione originale della ricetta viene dal voluminoso tascabie "Torte, dolci, biscotti, crostate e ..." edizione Giunti Demetra; contrariamente alle indicazioni del libro, la torta non è difficile da fare, ma richiede parecchio tempo.

giovedì 5 febbraio 2009

A maiden's kiss

Domenica scorsa, mentre fuori nevicava, mi sono lanciato nella preparazione dei baci di dama - sarebbe stato forse meglio passare la domenica con una dama, ma non si può avere tutto dalla vita.

Ingredienti: 100g di farina, 50g di mandorle sgusciate, 100g di zucchero, 100ml di brandy, 75g di burro e un immancabile pizzico di sale. Niente uova davvero, non è che me ne sono dimenticato.
Il libro da cui l'ho presa dà dosi doppie, ma queste dovrebbero bastarvi a riempire il forno. Io non avevo del brandy e ho usato metà acqua e metà grand marnier.

Preparazione:
- mettete le mandorle in forno per qualche minuto, pelatele (o compratele già pelate, se non siete avari), e tritatele finemente (col tritacarne - o compratele tritate, se siete pigri)
- lasciate ammorbidire il burro fuori dal frigo
- impastate tutto assieme; se la pasta vi rimane troppo molla aggiungete un po' di farina
- fate delle palline d'impasto di circa 1cm di diametro, e disponetele su una teglia imburrata o coperta di carta da forno. Cercate di fare delle palline rotonde, ci penserà già la gravità a schiacciarle del necessario.
- cuocete 15 min nel forno preriscaldato a 200 gradi, e fate riposare nel forno. Non preoccupatevi se vi sembrano troppo molli, dopo un po' all'aria si induriscono.

Assemblaggio: mettete a sciogliere a bagno maria 30g di cioccolato, eventualmente con un minimo di burro o un goccio di latte. Con un cucchiaio, mettetene un po' su un mezzo biscotto, aspettate qualche secondo che inizi a indurire e completate il bacio.
In questo caso dovete davvero usare il bagno maria, perché ci vuole tanto tempo a farcire tutti i biscotti e se usate un normale pentolino anche sul fuoco basso vi si scalda troppo.

Non c'è lievito quindi forse potete provarci pure nel microonde (ma direi a potenza parecchio bassa, altrimenti vi si bruciano dentro). Io non ci ho provato - non ancora.


Off topic, mi sono accorto ora che sul t9 kiss e lips sono omografi (si, scrivo alcuni di questi articoli dal telefonino, o in autobus o quando lascio il pc in studio)

domenica 1 febbraio 2009

Dolcetti semplici al cocco

Questo sabato ho fatto un piccolo esperimento culinario, cercando di fare dei dolcetti al cocco e cioccolato partendo dalla ricetta degli scones all'uvetta.

La mia ricetta è un po' approssimativa su alcune cose, perché sono andato a occhio.

Ingredienti: mezza tazza di farina, mezza tazza di cocco grattugiato, mezza tazza di zucchero, un cucchiaio raso di cacao, un uovo, un po' di burro (40g?), due cucchiaini colmi di lievito per dolci, un pizzico di sale, forse un pochino di latte (vedi sotto)

Preparazione:
- Lasciar ammorbidire il burro fuori dal frigo, e tagliarlo a tocchetti
- Impastare assieme tutti gli ingredienti, aggiungendo un minimo di latte se serve per far stare assieme il tutto. Dovreste ottenere un impasto un po' più morbido della pasta frolla, ma comunque sodo.
- Fate riscaldare il forno (a 210° C?)
- Fatene delle palline di 2-3 cm di diametro, schiacciatele un pochino e mettetele nel forno in una teglia ricoperta di carta oleata. Lasciate un po' di spazio fra una pallina e l'altra perché crescono
- Cuocete per 15-20 minuti a forno molto caldo (210°C ? il mio combinato più su di così non va)+
- Lasciate riposare nel forno per un altro po'.


A me sono rimasti un po' morbidi dentro, forse si potrebbe cuocerli di più o metterci più farina. Di gusto, però, sono ottimi.

domenica 25 gennaio 2009

Return to the microwave

Rieccoci con un altra ricetta per microonde, dei vecchi tempi del Carducci.
Avevo abbandonato questa ricetta di dolcetti all'uvetta perché avendo a disposizione un forno gli scones sono probabilmente più buoni; però, oltre al richiedere solo un microonde, questa versione è anche più semplice, ed è una delle poche ricette di dolci senza uova che conosco e si presta bene a finire un avanzo di marmellata.

Ingredienti
280g di farina, 120g burro, 120g marmellata albicocche (o qualsiasi altra), 60g uva passa.

Preparazione
Far ammollare l'uvetta in acqua fredda (per 20 minuti o più, in teoria), e lasciar ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Lavorare burro e marmellata finché non si ottiene qualcosa di omogeneo, poi aggiungerci farina e uvetta ed impastare.
Farene un cilindro, tagliarlo a rondelle e metterle in una pirofila su un foglio di carta da forno. Cuocere per 3 minuti a massima potenza, e lasciar riposare altri 5 nel forno - senza aprirlo!.

Io questa volta non ho avuto fede, ho aperto il forno, li ho visti crudi, li ho fatti ri-cuocere un po' di più e sono venuti un po' troppo duri.
Voi quindi non aprite il forno - ma se siete curiosi forse potete sbirciare dal vetro, non essendoci dentro gatti di Schrödinger.

lunedì 5 gennaio 2009

Torta Gutenberg semplificata

Questo capodanno ho provato a rifare la stessa torta Gutenberg fatta per lo scorso compleanno di Thea, ma cercando di semplificare un po' la ricetta - a parte per la scritta.

Visto che è venuta ugualmente bene, forse pure meglio, vale la pena trascriverla.

La base

Ingredienti: 120g di burro, 120g di farina, 150g di cioccolato fondente, 200g di zucchero, cinque uova.
- Sciogliete assieme in un pentolino burro e cioccolata
- Aggiungeteci quattro tuorli d'uovo (tenete per dopo le chiare e il tuorlo), la farina e tre cucchiai dello zucchero
- Montate a neve le cinque chiare aggiungendoci poi tutto lo zucchero un po' alla volta, come se steste facendo le meringhe.
- Incorporate assieme le chiare con tutto il resto, e cuocete nel forno caldo (180°C) per una mezz'oretta.


Le pere

Prendete circa 250g di pere sciroppate (la quantità precisa non è importante), taglietele a fettine e disponetele sopra la base. Se non trovate delle pere sciroppate, probabilmente potete ottenere lo stesso risultato cuocendo delle pere fresche nell'acqua e zucchero - ma io non ci ho mai provato.

La crema

Ingredienti: 500g di panna montata o da montare, mezzo bicchiere di Grand Marnier, 100g di cioccolata, 15g di gelatina in fogli (ovvero un pacchettino), un uovo intero e il tuorlo avanzato dalla base (per un totale di 6 uova intere), tre cucchiai colmi di zucchero
- Fate squagliare il cioccolato, magari con un goccino di latte per non bruciarlo.
- Lasciate la gelatina nell'acqua fredda per qualche minuto in modo che s'ammorbidisca, poi strizzatela e fatela sciogliere a fuoco lento in un pentolino con un paio di cucchiai d'acqua
- Mettete assieme cioccolato, liquore, gelatina, i due tuorli (dopo averli battuti un po' con due cucchiai di zucchero) e la chiara (dopo averla montata con un cucchiaio di zucchero)
- Aggiungete la panna montata alla mistura, e ricopriteci la torta.

Le lettere

Questa volta io e mio fratello, grande appassionato di caratteri da stampa, ci siamo dedicati parecchio alla scritta - quindi questa parte non è per niente semplificata, anzi... però voi potete anche arrangiarvi diversamente, o non scriverci nulla.
La scritta, s'è deciso, doveva essere MMIX - 2009 in numeri romani, visto che i numeri arabi non erano ancora tanto diffusi a quel tempo, che MMIX non ha lettere con il buco che sarebbero state più difficili da fare.
- Per realizzare le lettere, abbiamo prima preparato degli stampini ritagliandoli in del cartone ondulato spesso, e poi foderandoli con alcuni strati di carta d'alluminio. È meglio disegnare sul cartone le lettere un po' più spesse e con le grazie più abbondanti rispetto a come volete che vengano di cioccolato.
- Quindi, dopo aver squagliato un po' di cioccolato, abbiamo riempito gli stampini usando un coltello per togliere via il cioccolato in eccesso fuori dal carattere. Per farlo ri-solidificare basta metterlo un po' nel congelatore.
- Quando la cioccolata è solida, basta staccare l'alluminio dal cartone, distenderlo per liberare la lettera e disporla sulla torta

Il risultato

sabato 13 dicembre 2008

Torta alle noci

E dopo lungo tempo, riparte la rubrica di cucina.

Rimanendo nel tradizionale, anche questa è una ricetta di torta con cioccolato. Conosco la ricetta da tanto tempo, ma credo d'averla preparata solo un paio di volte al Carducci, più di tre anni fa.

Ingredienti: 125g di zucchero, 125g di burro, 125g di cioccolato fondente, 125g di farina, tre uova, un cucchiaino di lievito, mezzo litro di latte, e delle noci o altra frutta con guscio (una volta l'ho fatta con i pinoli ed è venuta bene).

Preparazione
  • Fate sciogliere la cioccolata con il burro e un cucchiaio di latte, in un pentolino o nel microonde, come preferite.
  • In una ciotola, sbattete le tre uova intere con lo zucchero, poi aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate bene con la frusta.
  • Non preoccupatevi se il risultato è completamente liquido: va bene così, l'importante è che non ci siano grumi di farina.
  • Versate il tutto in una pirofila ben imburrata, e cuocete nel microonde a massima potenza per 10-15 minuti; la torta dovrebbe addensarsi un po' e lievitare.
  • Lasciate riposare per almeno altri cinque minuti prima di toglierla dalla pirofila; nel riposare, se prima s'era gonfiata molto potrebbe sgonfiarsi - ma non è un problema.
  • Guarnite con un po' di noci o pinoli, e magari dello zucchero a velo o cacao in polvere per dargli un'aspetto migliore.
La ricetta originale veniva da un libro di dolci al microonde, però così com'era non mi funzionava; prevedeva solo 60g di farina e solo 5 minuti di cottura, ma a me rimaneva completamente liquida.

domenica 30 marzo 2008

Pan per focaccia for dummies

La vera focaccia genovese è qualcosa di assai difficile da imitare, e infatti è raro trovarla buona fuori dalla Liguria.

Però se vi accontentate di qualcosa di più semplice può bastarvi un forno, farina, olio, sale, lievito e una mezz'ora di tempo. Ho fatto un tentativo oggi, sfruttando un po' del "lievito pizzaiolo" paneangeli che avevo comprato per provare a fare il pane, e i risultati sono buoni.

La ricetta che vi propongo è improvvisata, ispirandomi a quelle sul retro delle bustine di lievito e a cosa usciva cercando "ricetta focaccia" su google.
  1. Iniziate accendendo il forno a 220°C perché si scaldi.
  2. Impastate assieme 200g di farina di tipo 0, un cucchiaino di sale, tre cucchiai d'olio d'oliva e due cucchiaini di lievito, aggiungendo la quantità d'acqua necessaria a tenere assieme il tutto.
  3. Ungete bene con altro olio d'oliva una teglia, e stendeteci la pasta; ungete poi anche il sopra della pasta, metteteci un abbondante pizzico di sale e qualche odore (rosmarino o salvia se ne avete, altrimenti anche l'origano va bene).
  4. Infornate e cuocete 15-20 minuti; se vedete che il sopra della focaccia si secca troppo, toglietela un attimo dal forno, ungetela ulteriormente e rimettetela a cuocere.
Il risultato è una onorevole via mezzo fra del pane morbido e della focaccia unta e gustosa.

Visto che non richiede ingredienti a scadenza breve ed è rapida, questa ricetta può anche essere utile se dovete improvvisare una cena e siete senza pane.

lunedì 10 marzo 2008

Ma Gutenberg sapeva cucinare?

Con una settimana di ritardo, colmiamo la mia mancanza e raccontiamo la ricetta della torta per il compleanno di Thea.

Come per altre ricette, la fonte originale è il masssiccio tascabile "Torte" ediz. Giunti/DemetrA;
dopo aver sfogliato per un po' il libro nella sezione "cioccolato" ho trovato questa ricetta, dedicata per oscure ragioni all'inventore della stampa a caratteri mobili (nonostante nel libro sia scritta "Gutemberg")
Ma del resto, se ci sono i cioccolatini di Mozart non vedo perché Gutenberg non possa avere una torta.

Bando alle ciance, passiamo alla ricetta - composta in stile Gotico per l'occasione; (ho usato il font "Old English Text MT", almeno chi ha windows dovrebbe vederlo come tale)


Si inizia con produrre una pasta, simile a quella della sacher.


La ricetta originale recita: battere 120g di burro con 40g di zucchero, aggiungere 180g di cioccolato fondente fuso a bagnomaria, quattro tuorli (uno ad uno), e infine 120g di farina; battete cinque chiare (una più dei tuorli!) con 160g di zucchero, e incorporate nel resto dell'impasto. Mettete poi a cuocere in forno per circa un'ora in una tortiera imburrata.


Se volete semplificarvi la vita, credo che si ottenga lo stesso risultato sciogliendo direttamente assieme burro e cioccolata, e poi aggiungendo zucchero, farina e tuorli (anche tutti assieme), e infine le chiare battute con l'altro zucchero.


Il passo successivo è la crema, che va preparata solo dopo che la torta è uscita dal forno - o al massimo quando le manca poco.


Per preparare la crema bisogna:


  • Far ammorbidire in acqua 15g di gelatina in fogli, strizzarla e poi scioglierla sul fuoco con pochissima acqua
  • Montare tre tuorli con 15g di zucchero, e poi aggiungerci la gelatina
  • Fondere a bagnomaria 50g di cioccolato fondente con 50g di cioccolato al latte, aggiungerci 70 g di Grand Marnier, e aggiungerli al tutto
  • Aggiungere una chiara montata a neve con 20g di zucchero (una? poi dopo dice "le chiare"... boh!)
  • Infine aggiungere 470g di panna montata

L'assemblaggio finale prevederebbe di tagliare via il terzo di sopra della torta, eliminarlo (mangiandoselo?), versare un po' di Grand Marnier sui 2/3 rimanenti, poi disporci 250g di pere sciroppate tagliate a spicchi, e quindi la crema.


Da parte mia, ho seguito le istruzioni eccetto che ho lasciato tutta la torta sotto e non solo 2/3.



Trattandosi di Gutenberg, mi sembrava più che opportuno decorare la torta con una scritta - ho quindi preparato le lettere colando cioccolato fuso su della carta da forno, e le ho messe a raffreddare un poco nel congelatore prima di trasferirle sulla torta.


Mi raccomando, per questa torta le lettere vanno realizzate separate, la linotype è arrivata solo diversi secoli dopo.





La foto scusate ma è decisamente sfocata, e nonostante un po' di lavoro con il GIMP non sono riuscito a renderla presentabile; forse dal servizio fotografico della festa ne sono uscite di migliori.

sabato 1 dicembre 2007

I dolci della festa

Come promesso ad alcuni, eccovi tutte le ricette dei dolci fatti da me che c'erano alla festa di ieri

Torta al cioccolato
Sciogliere 100g di burro con 200g di cioccolata a fuoco basso o a bagno-maria.
Mescolare in una ciotola 3 cucchiai colmi di farina, 200g di zucchero e 4 tuorli d'uovo (serbate le chiare), ed aggiungerci il cioccolato fuso.
Battere a neve le quattro chiare, con un pizzico di zucchero per semplificarsi la vita, e unirle al resto mescolando dolcemente.
La torta cuoce una mezz'ora in forno a 180° circa; si può verificare la cottura con uno stuzzicadenti, l'importante è non farla seccare troppo.

Torta di pere e cannella
Preparate la pastafrolla con 200g di farina, 100g di zucchero, 100g di burro (lasciato stiepidire un po') e 4 tuorli d'uovo, fatene una palla e lasciatela riposare una mezz'ora in frigo.
Mettete sul fondo della pirofila un disco di carta da forno - anche se forse non serve.
Pelate e tagliate a fettine due o tre pere, e mettetele a strati nella pirofila, aggiungendo abbondante cannella.
Preparate il caramello scaldando in un recipiente 100g di zucchero con 30g di burro: 3 min. di microonde a massima potenza; una volta pronto, versatelo sulle pere. Anche qui, forse in realtà basta metterci lo zucchero e il burro, senza bisogno di scaldarli prima, però non ho mai provato.
Stendete la pastafrolla formando un disco grande come la pirofila, e mettetelo sopra le pere.
Cuocete il tutto nel microonde per circa 30 min. a massima potenza, o nel forno per il tempo che vi sembri opportuno.
La ricetta è una variante ovvia dalla versione semplificata della tart tatin francese, in cui ci sono le mele al posto di pere e cannella. Nella tatin vera, cotta in forno invece che nel microonde, a un certo punto bisognerebbe rigirare la torta, e lasciarla cuocere un altro po' dritta - con le mele in alto - invece che capovolta.

Scones con l'uvetta
Questa ricetta è un po' approssimativa, ma così era anche sul libro da cui l'ho presa.
Mescolate assieme due tazze di farina, quattro cucchiaini di lievito per dolci - una bustina scarsa - due cucchiai colmi di zucchero e un cucchiaino di sale.
Lasciate ammorbidire mezza tazza d'uvetta nell'acqua tiepida per alcuni minuti, strizzatela aggiungetela all'impasto.
Aggiungete infine un uovo, che avrete prima sbattuto un po' (così per sport - non so se serva) e mezza tazza scarsa di latte; impastate - aggiungendo altra farina se servisse - fino ad avere una massa morbida ma non appiccicosa.
Gli scones cuociono circa 10 minuti a 230°, ma ricordatevi di scaldare il forno prima.

Per quanto riguarda le meringhe, la ricetta c'è già in qualche pagina vecchia, e comunque c'è ben poco da dire: battere le chiare, zucchero quanto basta più o meno a caso (assaggiando), cacao quanto volete - finché non siete soddisfatti del colore.

mercoledì 7 novembre 2007

Una castagna tira l'altra

Dopo l'ultima ricetta della torta con la crema di castagne m'era avanzato quasi mezzo chilo di farina di castagne, e quindi s'imponeva la necessità di continuare a sperimentare su quel fronte.

Questa volta sono partito da una ricetta rapida per una torta al cioccolato da farsi nel microonde, e ho sostituito farina normale e cacao con farina di castagne.

Ingredienti: 150g farina di castagne[*], 125g zucchero, 100g di burro, 2 uova, 4 cucchiai di latte, 2 cucchiai di rum (o cognac, o altro latte), un cucchiaino di lievito per dolci.
*: io ho usato una brocca graduata e non una bilancia, quindi se il peso specifico della farina di castagne si rivelasse molto diverso da quella normale questi 150g non sono veramente 150g ma "il volume corrispondente a 150g di farina"... perdonate questo commento da sperimentale.

Preparazione: lasciate il burro fuori dal frigo, o scaldatelo qualche secondo nel microonde. Mescolate tutti gli ingredienti in modo da ottenere un impasto omogeneo, e mettetelo in una teglia da microonde rivestita di carta da forno. Fate cuocere per 5-6 minuti a massima potenza, e poi lasciate nel forno a risposare.

As simple as that!
(30 minuti in tutto, incluso il tempo di lavare le stoviglie)

La torta è anche venuta bene, solo forse è un po' dolce e si potrebbe quindi diminuire un po' lo zucchero.

Per chi fosse stato più interessato alla torta al cioccolato, la ricetta è identica solo che invece di 150g di farina di castagne si usano 125g di farina normale e 30g di cacao amaro in polvere.

Per la cronaca, la versione al cioccolato è stata prima torta che ho cucinato, all'inizio del mio ormai lontano quarto anno del corso ordinario, nel vecchio fornetto del Carducci.

sabato 3 novembre 2007

Colti in castagna...

Essendo autunno, volevo fare un dolce con le castagne ma non volevo provare né il castagnaccio, che non amo, né il monte bianco, troppo lungo e per cui mi mancavano gli arnesi.
Quindi ho provato a fare una crostata con la crema di castagne, di cui vi trascrivo un'idea della ricetta, anche perché i dettagli sono stati a caso.

La base è sempre pasta frolla, di cui non ripeto la ricetta; bisognerebbe riuscire ad ottenerla con dei bordi alti.

Per la crema ho fatto della crema pasticcera mettendoci la farina di castagne invece di quella normale, e aumentando un po' la farina a discapito dello zucchero. Volendo essere più quantitativi direi per ciascun rosso d'uovo, due cucchiai zucchero, due cucchiai di farina né colmi né rasi, e un bicchiere scarso di latte; mescolate il tutto evitando di fare grumi, usando l'approccio che preferite: io di metto prima tutto tranne il latte e poi aggiungo il latte a poco a poco, ma c'è chi fa esattamente l'opposto; cuocete a fuoco lento mescolando finché non si addensa ma senza che si metta a bollire. Una volta fatta la crema con un paio di tuorli, le si aggiunge un po' di marmellata (di castagne) per dare più gusto, e un paio di cucchiai di rum perché non sia stucchevole.

Purtroppo è successo come in Atlantide, "conoscete per caso una ragazza di Roma la cui faccia ricorda il crollo di una diga?", s'è rotto uno dei bordi della pastafrolla e una parte consistente della crema è finita persa sul fondo del frigorifero.

Comunque, per quanto la crema fosse un po' liquida, ha raccolto successo.

sabato 22 settembre 2007

Sacher (partially) demistified

Oggi ho preparato la sachertorte per la festa d'addio di Marco e Laura, e ho colto l'occasione per cercare di togliere quanto più vodoo possibile dalla ricetta, semplificandola senza cambiare il risultato.

Fatte le dovute semplificazioni è una torta facile e abbastanza rapida.

Ingredienti
per l'impasto: 150g farina, 150g burro, 150g cioccolato fondente, 150g zucchero, 5 uova.
per la glassa: 100g cioccolato, 70g zucchero.

Preparazione
Torta: fate sciogliere assieme burro e cioccolato, a fuoco basso o a bagnomaria, quando sono pronte, mescolate assieme tutto tranne le chiare d'uovo e metà dello zucchero.
Quindi, armati di frusta e coraggio, battete le chiare a neve dopo averci aggiunto un generoso pizzico di zucchero, che aiuta a evitare che si smontino (davvero); con un po' di energia e manualità vi ci vogliono solo 2-3 minuti, ma se avete uno sbattitore elettrico fate meno fatica; una volta montate, aggiungeteci il resto dello zucchero e battetele un altro po'. Aggiungete quindi le chiare all'impasto mescolando dolcemente.

Cottura: mettete a cuocere in forno per una mezz'ora (controllate con uno stecchino... deve essere abbastanza ben cotta); se usate una teglia non troppo grande e fate sì che vi rimanga un po' alta è più comodo per tagliarla a metà dopo.
Se non avete un forno, un microonde dovrebbe andare bene uguale: è una torta senza lievito, quindi basta solo azzeccare il tempo di cottura.

Farcitura: una volta cotta e un po' raffreddata, tagliatela a metà e farcitela con abbondante marmellata di albicocche.

Marmellata sopra: fate bollire in un pentolino per alcuni minuti due cucchiai di marmellata con due cucchiai d'acqua, mescolando e cercando di schiacciare i pezzi di frutta; passatela quindi attraverso un colino, e spalmatela sopra la torta. Questa parte continua ad essere un po' vodoo... probabilmente se avete della marmellata senza pezzi basta che la spalmate sopra la torta senza farla bollire e passare.

Glassa: per preparare la glassa, sciogliete lo zucchero a fuoco basso in un pentolino con pochissima acqua, il minimo che basta perché si sciolga tutto. Quindi aggiungeteci la cioccolata tagliata a pezzettini, e mescolate finché non è uniforme. La glassa dovrebbe rimanere densa ma liquida, e solidificarsi raffreddandosi; per evitare che vi coli tutta sul piatto di portata mentre la spalmate sulla torta, la lasciatela prima raffreddare qualche minuto, mescolandola ogni tanto.

Tempi
In tutto, incluso il tempo di rigovernare e lavare gli strumenti da cucina, a me ha richiesto poco meno di un'ora e mezza, ma ho fatto qualche errore. Se siete più efficienti e sfruttate bene i tempi morti in cui avete qualcosa sul fuoco o in forno per fare dell'altro, potete cavarvela anche in un'ora; ma a quel punto non avete più scuse per non portarla alle feste.

giovedì 13 settembre 2007

Per addolcire un po' il blog.

Non si può solo parlare di 11 settembre, politica, fine delle vacanze, concorsi, laicità, ... tiriamoci quindi un pochino su con la ricetta della torta di more che ho fatto oggi per la festa di compleanno di Luca.

La base
Ingredienti: 100g farina o fecola (io ho fatto 50/50), 100g zucchero, due uova 120g di burro, un cucchiaino di lievito per dolci.
Preparazione: fate ammorbidire il burro, poi mescolate assieme tutti gli ingredienti e cuocete in forno caldo (220°) finché non è pronta (10-20 minuti). L'impasto lievita nel forno, quindi non preoccupatevi se vi sembra che sia poco prima della cottura.

La crema
Ingredienti: 250g more (o lamponi), 2.5dl latte, 30g fecola, 30g zucchero (o forse un po' di più?), 2.5dl panna fresca da montare, un bel cucchiaio di zucchero vanigliato, 5 fogli di gelatina ("colla di pesce").
Preparazione:
- Schiacciate le more in una ciotola.
- Scogliete la fecola con un pochino di latte freddo, poi aggiungeteci il resto del latte bollente, mescolate un po' e mettete assieme alle more.
- Lasciate qualche minuto a bagno la gelatina in acqua fredda, strizzatela e poi fatela sciogliere a bagnomaria in un cucchiaio d'acqua mescolando; quando è sciolta, aggiungetela al resto.
- Aggiungete lo zucchero
- Montate la panna, aggiungendoci lo zucchero vanigliato alla fine, e aggiungetela al tutto. Per montare la panna a mano con la frusta la tradizione consiglia di mettere prima in frigo non solo la panna, ma anche recipiente e frusta; probabilmente è vodoo, io ho usato un recipiente di plastica a temperatura ambiente (contando che la plastica comunque scambi poco calore) ma ho messo in frigo la frusta per non rischiare troppo; consigliasi fare il tutto tenendo la ciotola in cui montate la panna nell'acquaio, perché è facile schizzare in giro.

Assemblaggio
Se siete furbi e avete una teglia in cui si può staccare il fondo dalle pareti siete a cavallo: foderate il tutto di carta da forno per precauzione, mettete la base di pasta sul fondo, versate la crema e mettete tutto in frigo; dopo qualche ora la crema sarà solidificata, potrete smontare la teglia ed avere la torta pronta.
Se non avete la teglia, o non siete abbastanza furbi nonostante la vostra laurea specialistica in fisica sperimentale (ogni riferimento all'autore di questo blog è puramente casuale) e avete cotto la base in una teglia di misura diversa, potete arrangiarvi con carta da forno, carta d'allumino e nastro adesivo, costruendo un solido cilindro intorno alla base di pasta, che faccia le veci della teglia.

Decorazione
Se volete potete ricoprire il sopra della torta con altre more, ne servono più o meno la stessa quantità che avete usato per l'impasto (250g).

Risultato
Qui potete farvi un'idea di come viene la torta nel caso in cui la vostra impalcatura di sostegno per la crema regge male, per cui un po' di crema cola lungo le pareti e un po' d'altra finisce a caso sul piatto.
Tagliandone una fetta vedreste che metà dello spessore è pasta e metà crema



Bibliografia
La originale ricetta proviene dalla "torta di lamponi" all'inizio dell'ottimo tascabilone "Torte, dolci, biscotti, crostate e ..." edizione Giunti Demetra.
A parte sostituire lamponi con more, ho raddoppiato le dosi della base perché con la ricetta originale ne veniva veramente poca, e ho sostiuito un po' di fecola con farina nell'impasto (la fecola mi ispira un po' di diffidenza), e spostato un po' di more dalla guarnizione all'impasto.

domenica 15 luglio 2007

Angolo cottura

Iniziamo oggi una nuova serie di articoli, da affiancarsi a politica, vacanze e riflessioni.
Il tema, come indica il titolo sarà la cucina.

Questa sera, visto che il Gruppo di Rinormalizzazione si era comportato bene, ho provato a fare un esperimento culinario, senza ricetta ma usando componenti note. Volevo fare dei dolcetti ripieni, e ho optato per pasta frolla e crema con un po' di cacao.

Per la pastafrolla, dopo aver dato uno sguardo alle dosi che avevo in quattro ricette diverse, ho optato per un'onorevole via di mezzo: 1 tuorlo, 80g di farina, 50g di burro e 30g (abbondanti, credo) di zucchero; a posteriori si poteva forse mettere più farina, magari persino 100g.
La preparazione è bieca, basta impastare e soprattutto aver tolto il burro dal frigo un po' prima; una volta fatta, gradisce un po' di riposo in frigo.

Per la crema, sempre in dose minimale, un bicchiere scarso di latte tiepido, un tuorlo, due bei cucchiai di zucchero e uno molto colmo di farina (passata per il colino se si ha la pazienza di farlo), cacao in polvere q.b. (cioè l'ho tirato a caso). Mescolare bene, (aggiungere il latte poco a poco aiuta), e far andare a fuoco basso in un buon pentolino antiaderente, sempre mescolando, fino alla transizione di fase in cui si addensa abbastanza.

Ora entra in gioco la teglia di gomma che avevo comprato l'anno scorso per i muffin: facciamo dentro lo stampo un secchiello di pasta, lo riempiamo di crema e lo tappiamo con un disco di pasta; 35 minuti in forno a 180 gradi sembra andare bene ma domani quando li assaggio vi confermo.

Delle dosi da produzione e non da esperimento possono essere ottenute tenendo conto che: con un tuorlo vengono due dolcetti (diametro 6.5cm, altezza 3.5.cm), e con un tuorlo di crema se ne riempiono più di due, probabilmente quattro.
Se avanza della crema, qualcuno che se la mangia si trave sempre.

Con gli albumi avanzati si fanno le meringhe, con un quantitativo casuale di zucchero (ho due ricette, che a parità di albumi differiscono in zucchero per un fattore >10! probabilmente vale la lectio difficilior e in una delle due manca uno zero).
Ci vuole una lunga e lenta cottura a 100 gradi (non fate come me: oggi dopo 1h45m mi sono spazientito, ho alzato il forno a 120 e si sono un po' ingiallite fuori).

Alla prossima