sabato 3 novembre 2007

Colti in castagna...

Essendo autunno, volevo fare un dolce con le castagne ma non volevo provare né il castagnaccio, che non amo, né il monte bianco, troppo lungo e per cui mi mancavano gli arnesi.
Quindi ho provato a fare una crostata con la crema di castagne, di cui vi trascrivo un'idea della ricetta, anche perché i dettagli sono stati a caso.

La base è sempre pasta frolla, di cui non ripeto la ricetta; bisognerebbe riuscire ad ottenerla con dei bordi alti.

Per la crema ho fatto della crema pasticcera mettendoci la farina di castagne invece di quella normale, e aumentando un po' la farina a discapito dello zucchero. Volendo essere più quantitativi direi per ciascun rosso d'uovo, due cucchiai zucchero, due cucchiai di farina né colmi né rasi, e un bicchiere scarso di latte; mescolate il tutto evitando di fare grumi, usando l'approccio che preferite: io di metto prima tutto tranne il latte e poi aggiungo il latte a poco a poco, ma c'è chi fa esattamente l'opposto; cuocete a fuoco lento mescolando finché non si addensa ma senza che si metta a bollire. Una volta fatta la crema con un paio di tuorli, le si aggiunge un po' di marmellata (di castagne) per dare più gusto, e un paio di cucchiai di rum perché non sia stucchevole.

Purtroppo è successo come in Atlantide, "conoscete per caso una ragazza di Roma la cui faccia ricorda il crollo di una diga?", s'è rotto uno dei bordi della pastafrolla e una parte consistente della crema è finita persa sul fondo del frigorifero.

Comunque, per quanto la crema fosse un po' liquida, ha raccolto successo.

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