domenica 1 marzo 2009

Orsi e caccia

Mi sono imbattuto per caso in una petizione contro la legge sulla caccia del proposta dal senatore Orsi - che inizialmente avevo interpretato come una petizione contro la caccia degli orsi.

A leggere la petizione, la legge sembra quanto di più barbaro sia mai stato scritto.

Ovviamente, la petizione non ha un link al testo della legge stessa, e nemmeno ne cita le parti rilevanti a cui si oppone; c'è un link a un'altra pagina dei verdi, che però contiene solo un'ulteriore lista di nefandezze attribuite alla legge, sempre senza un riferimento a cosa diamine dica la legge.

Dopo non poco tempo, riesco a recuperare il testo della proposta Orsi, e a leggerne un po' di articoli.

E noto, con sollievo ma senza troppa sorpresa, che la legge è decisamente meno barbara di quanto la dipingono i verdi. Non autorizza affatto la caccia al lupo né al nostro plantigrado preferito. Non autorizza la caccia nella neve. La norma da "far west" sul controllo della fauna selvatica dice essenzialmente che, solo quando tutti gli altri mezzi falliscono, e con l'accordo dell'ente competente, l'abbattimento può essere fatto sotto il controllo dei guardiacaccia.
La legge non permette la "caccia nei parchi nazionali", ma piuttosto parla dei piani di controllo e selezione degli ungulati anche nelle aree protette; ovvero la pratica che si usava tempo fa di permettere la caccia selettiva di camosci o cervi quando la popolazione è troppo abbondante, una cosa che, se fatta bene sotto il controllo dei guardiaparco, è positiva per la specie - dovrebbe essere il ruolo del lupo, ma nonostante il ripopolamento ce ne sono ancora troppo pochi, con il risultato che se nascono troppi camosci rischiano poi di morire tutti di fame quando arriva l'inverno perché non c'è abbastanza erba; di questa pratica me ne avevano parlato bene dei montanari valdostani, non dei barbari cacciatori cittadini.

Certo, ci sono cose sbagliate nella proposta di legge e spero che così com'è non venga approvata; per esempio, non capisco e non approvo la limitazione al 20-30% del territorio delle aree protette, né mi sono addentrato tanto sulle questioni sui richiami vivi.
Però mi sembra che la petizione voglia dare un quadro sbagliato della legge allo scopo di attirare più consenso; propaganda disonesta, un'arma che tutti critichiamo negli altri ma che non esitiamo a imbracciare.

Se poi uno è contrario in toto, posso capire la sua opinione e la sua contrarietà a qualsiasi legge sulla caccia che non sia il divieto totale - ma a quel punto uno deve dirlo apertamente. Se invece uno ritiene che la caccia, entro certi limiti, faccia parte della natura, discutiamo pure su come regolamentarla, ma in modo onesto e senza crociate (da nessuna delle due parti).