Ora che l'ADSL è arrivata e la pre-tesi attende solo gli ultimi commenti dal prof., posso riprendere a scrivere su questo blog.
Intanto per cominciare, ho cambiato il titolo: la torre è ben lontana, e la sua ombra non arriva certo fin quassù. Da tempo pensavo a come avrei dovuto intitolare il blog ora, ma alla fine il lago di Ginevra ha avuto la meglio; in questi giorni di bel tempo il Léman offre davvero un bello spettacolo, mentre spiaggie, porticcioli e barche a vela ricordano davvero la riviera ligure. Acqua dolce, ma anche acqua più pulita e chiara di quella dell'Arno o di Tirrenia, e di sicuro anche più fredda ... però non potevo arrivare al punto di intitolare il blog "Chiare fresce dolci acque"!
Mentre in questo mese combattevo contro i raggi cosmici, che il nostro esperimento acchiappava peggio del previsto, e con la pre-tesi da consegnare a fine settembre, di cose ne sono successe parecchie: l'estate ha ceduto il posto a un autunno freddino ma per ora non piovoso, alitalia è quasi riuscita a fallire davvero nonostante non avesse acquistato derivati dei mutui subprime, il mondo è sopravvissuto sia a LHC che al ben più pericoloso derby Pisa-Livorno, e LHC s'è rotto rischiando di lasciarmi senza dati per la tesi.
Quest'ultima vicenda merita un racconto un po' più dettagliato: dopo il gran successo del primo giorno, quando in poche ore i macchinisti del CERN erano riusciti a far girare entrambi i fasci dell'acceleratore alla prima in diretta tv (il direttore aveva proibito nel modo più assoluto di fare delle prove i giorni prima), sembrava che avremmo iniziato a vedere i primi scontri fra protoni dopo due settimane. Poi, qualcosa è andato storto a un trasformatore, e mentre lo riparavano hanno deciso di avvantaggiarsi un po' sui test dei magneti, provando a pigiare l'acceleratore e portarli alla corrente corrispondente a 5 TeV (cosa mai fatta in nessun esperimento prima d'ora) - però qualcosa è andato storto, un componente ha smesso di essere superconduttore e s'è surriscaldato, s'è aperta una falla nel circuito di raffreddamento e tre tonnellate d'elio liquido sono andate a spasso per l'apparecchio provocando discreti danni. Per giorni quel settore dell'acceleratore è rimasto off-limits persino ai pompieri, e credo che tutt'ora i tecnici non siano ancora potuti scendere laggiù; ci vorranno giorni per dissurgelare l'apparecchio, settimane per ripararlo e un paio di mesi per raffreddarlo di nuovo - ma così si finisce nelle vacanze di natale, in cui il CERN chiude, e dopo devono tenere tutto spento per fare manutenzione del resto degli apparecchi ... insomma, fino a tarda primavera c'è poca speranza di raccogliere dei dati per la mia tesi.
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