mercoledì 5 settembre 2007

Il cerchio si chiude?

Scuola Normale. Sul tavolo della stanza del Gran Priore c'è una pila di diverse centinaia di scritti di Fisica del concorso d'ammissione al corso ordinario per l'anno 2007/2008. Intorno a quel tavolo ci sono otto persone che, armati di pazienza e biro rossa, leggono tutti quegli fogli protocollo di formule, spiegazioni e scarabocchi per cavarne dei voti e dei numeri da ammettere all'orale (le buste sono anonime, identificate solo da un numero progressivo).

Una di queste otto persone quest'anno sono io.

"Incastrato", direte, ma alla fine mi sembra sensato fare la mia parte nel concorso d'ammissione (anche se significa perdere diverse intere giornate a correggere scritti); e anzi, trovo un po' fastidioso che la maggior parte dei professori e ricercatori faccia così poco per gli studenti che non sono della propria materia... però non è di questo che voglio scrivere.

Sei anni e qualche giorno fa mi recavo qua a Pisa a provare questo stesso concorso d'ammissione, per cui mi ero preparato un po' durante le vacanze, e che ritenevo abbordabile ... ed è così che ho finito per passare 5 anni in questa città (lasciamo perdere per ora l'ultimo anno, la cui storia è diversa).

I've been waiting for you, Obi-Wan.
We meet again, at last. The circle
is now complete.

Darth Vader, in "A New Hope"


Che effetto fa ? (tralasciando la noia e l'alienazione di correggere centinaia di volte il medesimo problemino di meccanica)

E' assai diverso dal correggere i compitini di Fisica I del corso interno, cosa che m'era già capitata questa primavera: là c'era soprattutto la stranezza del dover dare un voto a persone con cui magari avevi chiacchierato in amicizia a mensa poche ore prima; qua i compiti sono anonimi e quasi nessuno dei candidati rivedrà il suo compito corretto, quindi è assai più agevole scrivere semplicemente qualche "no" e assegnare zero punti dopo aver letto qualche facciata di conti e spiegazioni sbagliate.

Più che riflettere su chi ha fatto lo scritto pochi giorni fa, mi trovo a riflettere su di me: che differenze ci sono fra l'io che scriveva in biro blu sullo scritto sei anni fa e l'io che vi scrive in biro rossa ora?
La risposta breve è: "personalmente, poche; però il mondo è girato parecchio nel frattempo", che quasi mi fa pensare a quella mezza strofa
And then one day you find ten years have got behind you.
No one told you when to run, you missed the starting gun.

Quando la correzione sarà finita probabilmente scriverò un altro articoletto per raccontare invece le curiosità trovate nei compiti: disegnini, frasi spiritose, lettere di vario genere, triangoli di tartaglia.

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