martedì 11 settembre 2007

Look mummy, there's an aeroplane up in the sky

[Look mummy, there's an aeroplane up in the sky]

Did you see the frightened ones?
Did you hear the falling bombs?
Did you ever wonder why we had to run for shelter
When the promise of a brave new world.
Unfurled beneath a clear blue sky?

Did you see the frightened ones?
Did you hear the falling bombs?
The flames are all long gone, but the pain lingers on.

Goodbye, blue sky
Goodbye, blue sky
Goodbye
Goodbye
[Pink Floyd, Goodbye Blue Sky]



Eccomi a scrivere il mio articolo dell'11 settembre; è già da qualche giorno che ci penso, e avrei diverse idee da scrivere, ma cercherò di tenerlo breve e lasciare il resto ad articoli da venire nei giorni successivi.

L'undici settembre, purtroppo, ha cambiato molte cose, catapultandoci in questo stato di "guerra permanente al terrorismo". La responsabilità di questa deriva non è solo degli estremisti islamici, criminali, ma anche di certi esponenti della destra americana che già da prima auspicavano una politica più aggressiva (New American Century).

I risultati li vediamo: guerre sbagliate calpestando il diritto internazionale (e il buon senso), nuovi attentati, diversi paesi che si dotano di armi atomiche, irrigidimento delle norme e creazione di leggi ad-hoc da stato d'emergenza nei paesi "civili", odio crescente verso gli islamici che sono tutti terroristi (è troppo facile invertire l'implicazione nell'affermazione, vera, che "tutti i terroristi sono islamici").

Non occupiamoci ora di cosa si propongono di fare i falchi della destra americana, però, limitiamoci alle motivazioni dei terroristi: cosa sperano di ottenere, visto che non possono ucciderci tutti uno per uno in quel modo? e neanche di farci amare la loro religione, suppongo. Inoltre non ne ricavano certo benefici economici, né riescono ad ottenere qualche concessione alla loro causa come i terroristi politici (ETA, IRA, ...) Direi anche che non lo fanno solo per raggiungere il paradiso tramite la morte come martiti nella guerra santa; altrimenti Bin Laden non si nasconderebbe.

Loro parlano di "distruggere il grande satana", "dare un'ultima spallata all'occidente", sono convinti di poter fare qualcosa contro di noi. E in effetti possono farci perdere quanto abbiamo di più prezioso: diritti e libertà personali, uguaglianza, istruzione, benessere, pace, sicurezza, fiducia nel prossimo.

Però tutto questo possono farlo solo se siamo noi a permetterglielo.
Non mi sto riferendo al combattere il terrorismo, una questione delicata su cui cercherò di scrivere qualcosa domani o dopo.
Quello che dico è che i terroristi possono anche continuare ad esistere, e a provocare ogni tanto le loro stragi, di morti innocenti da compiangere ne abbiamo molti di più per altre cause tipo la criminalità, o gli incidenti stradali o sul lavoro; se noi ci comportiamo nel modo giusto, non possono fare danno alla nostra società.

Cosa dobbiamo fare, dunque?
- non rinunciare a vivere serenamente la nostra vita: continuiamo a prendere aerei, treni, metropolitane, ad andare per turismo nelle capitali europee, per esempio, nonostante le minacce di attacchi terroristici.
- non lasciarci andare all'odio verso gli stranieri. anzi, continuiamo a incoraggiare il dialogo, perché solo così possiamo sostenere la gran maggioranza di brave persone che si trova a vivere in paesi in cui l'integralismo islamico impera.
- non accettare che in nome della "sicurezza" vengano passate leggi o pratiche che ledono i diritti fondamentali delle persone.
- opporci al principio del sospetto verso tutti a priori, alle misure di sicurezza fatte per trattare tutti come terroristi; i terroristi veri sono una esigua minoranza, non dimentichiamolo.
- continuare a credere nella diplomazia e nella politica internazionale multilaterale.
- difendere la laicità dello stato, il diritto all'espressione e alla critica.

Non dobbiamo temere i terroristi, fintanto che ci comportiamo bene qualcuno di noi potrà anche venire ucciso, ma il nostro mondo sarà salvo, e non perderemo le grandi conquiste che abbiamo fatto nei secoli, come quelle dell'illuminismo.

La mia risposta al terrorismo è quindi, semplicemente: io non ho paura

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