Leggere le notizie di politica in questi giorni non può che riempirmi d'amarezza.
Da un lato abbiamo il governo, che invece di governare si preoccupa degli interessi del proprio capo, a danno di quelli nostri.
Dall'altro abbiamo un'opposizione che non fa nulla, o se fa qualcosa non e' in grado di comunicarlo; insomma, e' veramente difficile dirsi orgogliosi del PD.
Inoltre, si porta dietro il peso dell'indulto che permette a molti di dire che "sono tutti uguali, Pd e PdL, anche sulla giustizia": il latte e' stato versato, ma forse ci si potrebbe fare comunque qualcosa, tipo cercare di spiegare le ragioni di quel provvedimento, o dire che e' stato un errore, o entrambe le cose (ma con coerenza)... ma tacerlo non serve a nulla, in questi casi.
Poi c'e' la piazza: tantissime brave persone, e qualcuno che urla troppo; e tutti si occupano solo degli errori della piazza e non del fatto che migliaia di persone hanno manifestato sopratutto contro l'orrore di alcune leggi fatte per gli interessi del premier; e perche' no, anche contro un'opposizione non all'altezza del suo ruolo, critica legittima a cui il PD dovrebbe reagire in modo positivo, o che dovrebbe contestare.
Tristemente piu' che il cercare l'accordo fra l'opposizione in aula e l'opposizione in piazza - animate in gran parte dagli stessi intenti - si cerca lo scontro, in parte trovandolo. Scontro che non puo' che essere senza vincitori ne' vinti (credete che fra 5 anni l'IdV vincera' da sola le elezioni? o che lo fara' il timido e squallido PD? o l'unica vera sinistra dei duri e puri perche' questo PD e il PdL sono tutti la stessa cosa?)
Qualche sforzo positivo c'e', sia da parte delle personalita' presenti alla manifestazione che hanno cercato di di prendere le distanze dalle urla eccessive e fuori tema, sia da chi cerca di spiegare come le politiche del Colle sono dettate dalla ricerca del male minore per evitare lo scontro, e non da connivenza o imbecillita'.
giovedì 10 luglio 2008
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