Qualcuno a Londra ha deciso di reagire a una campagna pubblicitaria religiosa basata sulla paura del castigo ultraterreno per chi non ha fede.
E lo ha fatto con i loro stessi mezzi.
Leggetevi l'articolo che ha fatto partire l'iniziativa, e quello su com'è andata a finire (guardatevi il filmino, in cui commentano sul "probably"). C'è anche un articolo a proposito sul blog di Scalfarotto.
Del resto, penso anche a un credente dovrebbe dare fastidio una propaganda religiosa basata sulla paura, "fai così altrimenti brucerai all'inferno"; l'insegnamento dovrebbe essere invece "fai questo perché è giusto, non fare quest'altro perché è sbagliato", magari spiegando le ragioni del giusto o sbagliato. Poi uno può pure credere in un castigo per chi sbaglia, ma non bisogna farsi trarre in inganno della domanda "e se non faccio ciò che è giusto, cosa succederà?", perché la risposta tautologica "succederà che non avrai fatto ciò che è giusto" dovrebbe bastare a chi è davvero convinto di cosa sia giusto o meno.
Da parte mia, comunque, aggiungerei un'altra scritta simile: "Nel caso Dio esista, probabilmente si preoccupa delle formalità molto meno di quanto vi dicono"
giovedì 8 gennaio 2009
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