martedì 9 ottobre 2007

che aria tira...

E' da un po' che ero troppo preso dalle cose da fare per commentare cosa sta succedendo in giro, e talvolta persino per documentarmi sui fatti.

Oggi sono riuscito a recuperare un po' il passo e quindi posso azzardare qualche commento, ahimè non troppo positivo.

Welfare: le parti sociali si sono riunite, e ne sono uscite con un accordo di cui nessuno è troppo entusiasta; ma del resto è normale, per mettersi d'accordo ognuno è costretto a cedere un po' di terreno. Ovviamente l'accordo si può cambiare se sono tutti favorevoli al cambiamento.
Ma se qualcuno ha cambiato idea, e ha delle valide ragioni per averlo fatto (tipo essersi accorto che alla "base" non piace affatto), mi pare altrettanto ovvio che non possa cambiarlo; l'unica cosa che possono fare è rimettersi di nuovo intorno al tavolo e cercare di nuovo "l'accordo ottimale" alla luce delle differenze che ci sono state nelle posizioni di tutti.
Visto che però discutere porta via tempo, non è forse il caso di partire con questo accordo, renderlo operativo e poi cercare dopo di vedere che modifiche farci e magari fra un annetto rifarne uno migliore (se è possibile)?
Anche perché lavorare in eterno per produrre un accordo "ottimale" prima di applicarlo può essere inutile visto che le condizioni esterne cambiano, e che comunque fin tanto che non lo provi non vedi veramente quanto bene funziona.
Questo peraltro vale un po' in generale per tutti gli accordi: inutile impuntarsi, meglio iniziare con qualcosa di comunque decente e poi nel tempo si migliorano le cose.


Mastella: ma cosa abbiamo fatto di male per meritarcelo? comunque di costui se ne parla fin troppo, io ho già espresso la mia opinione nei commenti qui; trovo anche abbastanza buoni l'articolo al riguardo di Padellaro e anche il commento di Bertinotti (che in questa legislatura, da presidente della camera, spesso si comporta con una lucidità e responsabilità che non mi sarei aspettato visto quello che spesso fanno i nostri partiti comunisti)


Birmania. Beh, l'ONU forse è arrivato a dichiarare che non gli piace quello che succede [1], e del resto ci mancherebbe pure che dicessero che gli piace.
Qualcuno propone di ottenere l'embargo delle armi [2], che mi pare veramente il minimo che si possa fare.
Ma qualcosina di più no? non dico di mandarci i caschi blu, che farebbero solo del danno, ma invece mandarci degli ispettori in modo da costringerli a non spararare sui manifestanti, a non schiacciare i monaci sotto le ruote dei camion [3], e a tirare fuori dalle galere i prigionieri politici? Mettergli delle sanzioni commerciali vere? Bloccare i soldi che la dittatura militare di sicuro ha in tutte le nostre banche?
Il nostro baffuto ministro degli esteri dice che l'UE si sta dando da fare per fare qualcosa di serio [4], e sarei curioso di sapere cosa... ma ci tocca aspettare fino a lunedì prossimo. L'UE già da tempo ha fatto le sue dichiarazioni [5]; e ne approfitto per segnalare il sito dell'istituto studi sulla sicurezza dell'unione europea www.iss.europa.eu dove ci sono un po' di analisi interessanti.
Intanto qualcuno sa se sono stati riaperti i canali di comunicazione?

Programmi del PD su laicità e diritti: avete letto le risposte dei candidati alle domande di diamanti sul sito di repubblica? (almeno dei tre candidati maggiori)
Ora faccio il mio tentativo di sostituire le tre dichiarazioni con la media, o forse il massimo comune divisore, e le tre differenze rispetto alla media (usando un linguaggio più sbrigativo)
Media: il problema è difficile; la 194 non si cambia ma va applicata in tutte le sue parti, fra cui la prevenzione; la legge sulla fecondazione assistita non è un gran che, e si cercherà di migliorarla un po'; i Dico sono per ora un decente compromesso fra le diverse parti.
Bindi: "non si fanno guerre ideologiche sbandierando valori, che nella pratica sono negati" (che non mi è tanto chiaro cosa voglia dire); i Dico vanno forse bene così
Letta: il ddl sui Dico è una giusta mediazione; "la priorità è rappresentata dagli interventi a sostegno della famiglia, dei figli e della natalità" (che significa che le coppie di fatto etero vanno bene ma i gay no?)
Veltroni: c'è problema delle donne che ricorrono all'aborto per ragioni sociali ed economiche; i Dico sono un un punto di partenza per il confronto, e non c'è contraddizione nel sostenere sia i conviventi (anche gay) sia la famiglia tradizionale.
Beh, nonostante il mio sforzo a cercare qualche differenza, hanno detto quasi la stessa cosa... capisco che sia in parte naturale, ma in situazioni come queste quello che gli elettori delle primarie vogliono sono le differenze fra le opinioni e non la loro media, perché quella viene eletta comunque.

Non parlarmi, non ti sento: Fini dice che se il governo non casca non si vota (e fin qui è ovvio) e magari si dialoga pure; geniale, la vecchia camicia nera, forse un giorno capiranno davvero che il parlamento è fatto proprio per quello: discutere e giungere a mediazioni fra tutti i portavoce delle opinioni degli Italiani.

Dopo i politici, i rom: Grillo, dopo aver sparato sulla casta e sollevato una discussione tale da guadagnarsi la copertina del vernacoliere, ora se la prende con i rom e invoca "i sacri confini della partia"; bello davvero ... sembra di sentire Borghezio; se fa una lista civica magari riesce a rubare anche i voti della lega.
Fossi stato un suo fan m'avrebbe fatto tristezza.

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