Eccovi il racconto della vacanza; è in forma di breve diario visto che è stato scritto durante la vacanza stessa, e solo in parte rimaneggiato ora al ritorno.
Potete anche trovare un po' di foto del viaggio su picasa.
Mercoledì 8
Si parte prima dell'alba: l'inguaribile mania della puntualità nella metà materna della mia famiglia ci fa svegliare prima delle 5 visto che l'aereo parte 'solo' alle 12:15. Taxi per il centro, autobus per Malpensa, aereo per Leeds con scalo ad Amsterdam, bus per la stazione e treno per York, si fa presto a passare le 12 ore di viaggio anche se il fuso orario accorcia il secondo volo a soli 15 minuti. All'aeroporto di Amsterdam mi imbatto in un negozio assurdo che vende i gadget di ThinkGeek tipo il lanciamissili giocattolo usb o un criceto meccanico che si collega fra pc e tastiera e corre nella ruota quando scrivi.
Inaspettatamente in Inghilterra il cielo è azzurro, a parte per alcune greggi di nuvole bianche, ma l'aria è decisamente più fresca che in Italia; York sembra una pacifica piccola cittadina, un po' tipo Pisa ma con più verde.
Giovedì 9
L'inizio del primo giorno è speso nelle brughiere dello Yorhshire settentrionale; il tempo ci è ancora propizio, e attraversiamo le brughiere in parte a piedi e in parte su un vecchio treno a vapore. Rispetto alla verde Irlanda le brughiere sono più scure, con colline coperte d'erica viola; le pecore abbondano, e pascolano libere come in Irlanda, ma qui ci sono anche mucche e cavalli.
Nel pomeriggio giungiamo a Withby, un paesino sulla costa dove c'è un bel cimitero su una verde collina a picco sul mare, con delle splendide rovine di un'abazia gotica. A Withby sono ambientate le prime vicende del primo Dracula di Brahm Stoker, e ci sono i 199 gradini in cima ai quali Mina trova Lucy in compagnia del vampiro. Ci sono molti turisti, ma tutti Inglesi.
Venerdì 10
Il secondo giorno, dopo un bel giretto per York, ci rechiamo a Castle Howard, una dimora nobiliare inglese con uno splendido parco attorno, che sembra uscita da un romanzo di Jane Austin o da un film in costume; dentro c'è tutto quanto ci si aspetterebbe: quadri, mobili, libri antichi, marmi, più alcuni costumi ottocenteschi "nuovi" realizzati da studenti di una qualche scuola di costumisti.
Sabato 11
La prossima tappa è Richmond, nello Yorkshire del nord (c'è anche una città omonima nel Surrey); un paesino circondato dalle verdi Yorkshire Dales, che vanta una notevole collezione di rovine: uno splendido castello di cui restano solo alcune mura diroccate, i cortili ricoperti di prato all'Inglese e la fortezza centrale, la torre di un convento di frati, e lo scheletro di un'abazia diroccata.
A questo si aggiunge una severa chiesa gotica e l'annesso cimitero con lapidi in gren parte illeggibili.
Da questo paesino passa il sentiero "Coast to coast'' che taglia l'Inghilterra del nord attreverso Lake district e Yorkshire fino a Withby, un ottimo percorso per un trekking soft visto che ogni 10-20 km c'è un villaggio in cui sostare ed esiste un servizio organizzato "Pack horse" per spedire via pulmino parte dei propri bagagli ed alleggerire lo zaino; c'è però il non trascurabile rischio che piova quasi sempre. Nel nostro caso siamo fortunati, il tempo è bello e possiamo fare il tratto che ci interessa per passeggiare (da Reeth a Richmond, 16.5km, avendo raggiunto Reeth con il bus al mattino).
Domenica 12
Congedatici al mattino da Richmond ci rechiamo a Newcastle, fermandoci lungo la strada per ammirare la cattedrale e il castello di Durham.
Quando arriviamo alla stazione di Newcastle bloccaono le porte del treno per non farci scendere, e dopo un po' gli altoparlanti ci informano che c'è un ladro a bordo, e che ci faranno scendere non appena la polizia l'avrà preso; per fortuna non ci impiegano tanto.
Newcastle, a differenza di York, è una vera città, con palazzi vittoriani e anche alcune notevoli opere moderne come il millenium bridge (il cui modo peculiare d'alzarsi per far passare la nave richiama l'aprirsi di una palpebra... magari cercate un video su youtube) o il sage gateshead (sede di mostre d'arte e concerti, tranne d'agosto).
Lunedì 13
Da Newcastle ci si può recare ad ammirare quel che resta del Vallo di Adriano; anche nei pezzi meglio conservati, però, non è particolarmente imponente: meno di due metri d'altezza, si distingue dai muri di cinta dei campi solo perché è spesso un metro e le pietre sono più regolari. In ogni caso si possono fare delle belle passeggiate nei dintorni ed ammirare i resti fortini romani a regolari intervalli di un miglio; a noi ne tocca uno a caso dei meglio conservati, il Milecastle 37 (per la gioia di Jacopo).
Martedì 14
Un'altra meta nei pressi di Newcastle è Alnwick, dove si erge il grande castello omonimo, residenza del duca di Northumberland; ci rechiamo a visitare il castello, il parco e i saloni interni dove si possono anche ammirare splendidi mobili e diversi quadri di Canaletto e Van Dyke. Il castello è tuttora abitato dai dal duca e dalla sua famiglia, di cui vi sono molte foto moderne in giro per le sale; quando non ci sono i turisti, poi, utilizzano anche le sale visitabili: nella biblioteca ci sono infatti oltre agli oggetti d'epoca una (elegante) TV lcd in un angolo, un biliardino (per la gioia di Laura C.) e delle bottiglie di alcolici e shweppes in un mobiletto.
L'esterno del castello invece l'avrete già visto tutti, in quanto compare come Hogwarts nei film di Harry Potter; questo fa si che i cortili siano pieni di bambini con mantelli neri, intrattenuti da due attori vestiti da Albus Silente e Hagrid che girano chiacchierando con i turisti e autografando copie dell'ultimo Harry Potter o libri d'incantesimi. Comunque, anche per dei turisti babbani il castello è veramente splendido ed assai ben tenuto.
Mercoledì 15
Un treno di linea ci porta rapidamente da Newcastle verso Edinburgo, la capitale Scozzese; chi ama lamentarsi dei treni italiani si renda conto che qui si pagano 60 euro a cranio per 90 minuti di viaggio su un treno un po' peggiore di un intercity (e non ne esistono di più economici).
Edinburgo è una città abbastanza grande, avendo più o meno gli abitanti di Genova ma distribuiti su una superficie assai maggiore; il centro è abbastanza imponente, con castelli e chiese nella città vecchia e grandi palazzoni vittoriani (o simili) nella città nuova, nonché diverse aree verdi.
Il primo giorno qui è speso principalmente a gironzolare per il centro della città, gremito di gente a causa del festival, ma visitiamo anche un piccolo museo sulla storia di Edinburgo.
Giovedì 16
Dopo aver gettato uno sguardo alla città dall'alto di una collinetta di cui ora non ricordo il nome, sulla cui cima si erige un falso frontone di tempio greco, ci rechiamo alla National Gallery dove ci sono numerosi bei quadri sia scozzesi che internazionali; purtroppo non vi posso mettere le foto, ma magari cerco di acquisirne qualcuno di quelli scozzesi dal catalogo della mostra, quando metto le mani su uno scanner funzionante.
Un altro museo curioso da visitare è il Royal Museum of Scotland (o il National Museum of Scotland, non ricordo bene ... quello più nuovo dei due, comunque), che espone una collezione assolutamente eterogenea di oggetti da quelli antichi a quelli dei giorni nostri: monete e spade medievali, mobili ottocenteschi, uno dei primi modelli di aspirapolvere, Dolly (o uno dei suoi cloni?), un prototipo di elicottero monoposto del 1934 ... insomma, bizzarrie di ogni sorta di cui alcune possono essere interessanti.
Nella stessa giornata visitiamo anche la cattedrale, e passiamo dal pub preferito del detective dei romanzi di Rankine; ci scontriamo anche in fastidiose norme anti-alcool, per cui alcuni pub sono vietati ai minori di 18 (e mio fratello ne ha ancora 16), o persino 21 ... e poi, sono assolutamente a caso: in qualche pub si può entrare ma non stare fuori, in altri si può stare fuori ma non dentro, in altri il fuori è vietato ai minori di 21 (e agli animali!) mentre il dentro solo ai minorenni, e finalmente in qualcuno si può entrare senza problemi (fermo restando il divieto di comprare alcool per i minorenni, anche se a comprarlo è un adulto).
Venerdì 17
Al mattino splende il sole, per cui ci rechiamo in Holyrood Park, una grossa collina di brughiera ai margini della città, dalla cui cima, l'Arthur's seat (che però non è collegato al re Artù) si ha una bella vista della città ... salvo il fatto che il cielo si annuvola rapidamente e quando siamo in cima inizia a piovere a dirotto; per la gioia dei pisani dirò che fra le tante scritte lasciate dai turisti sulla roccia in cima alla collina ce n'erano diverse in Italiano, ma nessun "Pisa Merda" (l'ho cercato attentamente).
Tempo di rotolare a valle e la pioggia è passata, per cui possiamo ammirare di passaggio l'Holyrood palace (dimora ufficiale della regina quando passa di qui) e dirigerci poi verso gli splendidi Royal Botanic Gardens, dove ci godiamo anche qualche ora di sole.
La fine del pomeriggio e la serata sono trascorse in casa della signora scozzese che ci ha ospitato in questi giorni (un'amica di un'amica di famiglia); vengono infatti a cena sua figlia e i suoi due nipotini, e per ringraziare dell'ospitalità prepariamo una semplice cena mediterranea (sfruttando un caro ma ben fornito venditore di prodotti italiani nelle vicinanze).
Sabato 18
Partiamo di buon ora da Edinburgo, sotto la pioggia, per trascorrere la giornata pazientemente fra aeroporti, aerei, bus e treni finché alle nove di sera passate giungiamo a casa a Genova; da cui, dopo un rapido bucato e cambio di valigie, ripartiremo l'indomani mattina per raggiungere i nonni in montagna.
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