lunedì 23 giugno 2008

giovedì 19 giugno 2008

Europa a varie velocità

Di commenti sul no irlandese al trattato di Lisbona ne ho letti diversi, e quasi tutti si auspicano che il processo d'integrazione continui, almeno per gli stati che lo vogliono portare avanti.

Per esempio, su lavoce.info c'è un commento interessante sul problema che le decisioni prese in campo europeo e che influenzano direttamente tutti i cittadini non sono chiaramente comunicate ai cittadini stessi, o le decisioni sono troppo deboli per rassicurarli: di conseguenza sembra alla gente comune che l'Europa sia inutile, ed esce l'infelice frase dell'"Europa dei cittadini" contrapposta a quella "dei governi".

Un altro interessante e più provocatorio commento si spinge a proporre una versione più drastica dell'europa a due velocità:
marcia avanti o retromarcia, chi non vuole partecipare se ne vada proprio dall'UE - così da mettere la gente di fronte alle proprie responsabilità.

No One Receiving

Travaglio continua a scagliarsi contro la legge sulle intercettazioni.

La legge nasce per rispondere a due "problemi" - veri o quantomeno percepiti come tali dalla gente:
- l'eccessiva invadenza dei media, che rendono le intercettazioni uno strumento ottimo per gettare discredito su un nemico
- la possibilità che magistrati non onesti utilizzino queste intercettazioni a fini politici



La soluzione proposta dal centrodestra, pur essendo un notevole miglioramento rispetto a quanto funestava lo stesso Travaglio prima ha numerose pecche, nessuna delle quali mi sembra necessaria per risolvere i problemi a cui la legge vorrebbe far fronte.

L'imporre severi limiti al genere di indagini su cui le intercettazioni si applicano, per esempio, è inutile allo scopo della legge, e dannoso per la sicurezza dei cittadini. Prediamo reati semplici come la truffa, molestie ripetute nel tempo, furti, rapine, spaccio, sfruttamento della prostituzione: perché impedire di usare le intercettazioni nell'indagine?

Riguardo al rendere non pubblicabili le intercettazioni, magari sarà brutto ma mi pare possa essere accettabile: basta che si possa dire "Tizio è indagato per corruzione e truffa", e magari anche "come risulterebbe da intercettazioni telefoniche". Il contenuto rimanga agli atti del processo, coperto da qualche sorta di segreto professionale, e una volta concluso il processo di primo grado magari si rendano pubbliche solo quelle parti rilevanti per la sentenza.
Censura? forse si, ma solo parziale (non ci sarebbero i "disparecidos" come dice Travaglio) e comunque meglio che non fare proprio le intercettazioni.

Se il problema è proteggere i politici dall'uso improprio di queste intercettazioni (?), beh, aggiungiamo che non si possono intercettare loro, e che eventuali intercettazioni in cui vengano coinvolti (perché si intercettava un altro) rimangano coperte dal segreto di stato fino allo scadere del loro mandato.
Non sarà una gran soluzione al problema ma è già meglio di quella originale; aggiungiamo l'opzione di permettere a un parlamentare non ministro di rinunciare a questa prerogativa, chiediamo a quelli del nostro schieramento di farlo e la cosa sembra ancora più ragionevole.

Se abbiamo paura del "golpe democratico", lasciamo qualche autorità in grado di indagare sui politici in carica, magari in segreto e comunque sotto il controllo di qualche ente importante (presidente della repubblica, corte costituzionale, ...) che difficilmente si scomoderà e sputtanerà per un'inchiesta falsa a scopo politico.

Insomma, se dobbiamo risolvere i problemi che la legge sulle intercettazioni vuole risolvere, cerchiamo di farlo senza fare danni enormi e inutili.
Gridare al "colpo di stato" e alla "fine della democrazia", piangere, urlare, abbandonare l'aula, fare barricate sulle strade o simili ci servirà a poco.
Presentare chiaramente alla gente il problema e i lati negativi della soluzione del centrodestra, e proporre una soluzione accettabile a quei problemi mi sembra più utile; e negoziare la miglior soluzione possibile che il centrodestra possa accettare mi sembra un modo migliore per i nostri politici di guadagnarsi lo stipendio.
Ci sono comunque degli organismi di controllo che possono agire se nessuna delle proposte che il centrodestra è disposto ad accetare è sensata: il presidente della repubblica, la corte costituzionale, e le istituzioni europee.
Se è davvero un colpo di stato e nessuno degli organi di controllo può o vuole fare nulla allora vanno bene anche le barricate, partecipo anch'io, ma bisogna convincere la gente; ma non scherziamo su queste cose, soprattutto non a scopo propagandistico, nemmeno a fin di bene.

martedì 17 giugno 2008

La Ville Lumiere

Anche quest'anno è arrivata la Luminara di San Ranieri.

Eccovi qualche foto - per vederle tutte andate su Picasa

Quest'anno forse c'era un po' meno gente per le strade, e hanno lasciato i lampioni accesi quindi si perdeva parte della magia; o forse è solo che dopo sette anni uno s'è abituato?

In ogni caso, un bello spettacolo; i Pisani, riprendendo un adagio barese, sarebbero in grado di dire "se Parigi avesse la Torre, sarebbe una piccola Pisa".

Per la cronaca, la scritta del Timpano quest'anno era "W LA FI(SI)CA" (sic)

domenica 15 giugno 2008

Arma finale?


Il Corriere suggerisce quale sarà l'«arma finale» di Donadoni: questo simpatico - nonché un po' pazzo - barese blucerchiato.

"Finale" perché tre cifre sulla maglietta proprio non ci stavano?

Ora, io capisco che la cronaca sportiva deve usare espressioni di grande impatto, ma "arma finale" mi sembra un po' ridicolo.

In punta di spada

Ieri a Pisa le quattro Repubbliche Marinare si sono affrontate in punta di spada: un torneo di scherma a staffetta ha visto scontrarsi le giovani promesse delle quattro repubbliche nella sciabola, nel fioretto e nella spada.

In questa seconda edizione della disfida, per la par condicio, a brandire le armi erano le ragazze - lo scorso anno, s'erano scontrati i giovani.
Pur trattandosi di atlete giovani, ve ne erano alcune di altissimo livello, andate sul podio ai campionati del mondo (nella loro categoria d'età, naturalmente)

La mia Genova s'è scontrata al primo turno con Pisa, e purtroppo è stata sconfitta - ma solo alla fine di uno scontro molto equilibrato: eravamo in vantaggio con la sciabola (5-3), il fioretto è stato assai più amaro (3-7) , e il coraggio e le prodezze con la spada della mia ultima concittadina, un'abbondante spanna più bassa dell'avversaria pisana, non sono bastate a recuperare (6-5, per un finale 14-15).

Venezia è stata abbondantemente sconfitta da Amalfi, ma nella finale Amalfi-Pisa c'è stata ben poca storia: le pisane hanno prevalso per 15-4, con ottimi risultati in tutte e tre le armi (5-0 in fioretto, 5-2 in sciabola e spada)


sabato 14 giugno 2008

Gli europei vanno male, l'europa pure.

Mentre le speranze per l'Italia in questo europeo stanno scemando ...

... gli Irlandesi con un referendum hanno già eliminato i nuovi progetti per l'Europa