giovedì 6 dicembre 2007

Sansone, e il diritto di perdere

Leggevo sulla rassegna stampa della camera cosa pare che abbia detto Bertinotti in questi giorni [1]

La frase mi ha colpito così tanto che non ho potuto non ricopiarla qui
Alla fine del percorso, io voglio riconoscere al Pd il diritto a trovarsi gli alleati che vuole, ma voglio garantire a noi il diritto di tornare all'opposizione
Che cosa chiede Bertinotti?

Mi pare un fatto assodato che in Italia il centrosinistra senza la sinistra estrema - arzigogolo complicato per dire il Pd e pochi altri - non ha assolutamente i numeri per essere rappresentativo del paese (al massimo potrebbe raggiungere il 35%)

Se la sinistra estrema, la "cosa rossa", sta all'opposizione, chi vuole Fausto al governo? le possibilitià non sono tante
- Il centrodestra
- Il "grande centro" inclusivo di Pd - dio ce ne scampi
- Il Pd con una legge elettorale che gli permette di governare con il 35% - ma è tutt'altro che ovvio che questo funzioni, è più probabile trovarci il Pdl al governo
(l'estrema sinistra non avrà mai i voti per governare da sola)

Il diritto di perdere è tutt'altro che scontato: capisco che non possa tener conto di chi, dall'area Pd, preferisce un governo di centrosinistra rispetto a un governo di centrodestra o a una nuova dc; ma mi chiedo se la sua base pensi sia tanto meglio poter protestare dai banchi dell'opposizione mentre Berlusconi e Fini dettano, legge rispetto alla situazione attuale.

"Muoia Sansone con tutti i Filistei"?

Ma ci si rende conto che
- il Sansone che si sacrifica sono tutti gli italiani tanto a sinistra (un 15% almeno)
- i Filistei sono quanto resta dell'attuale Unione (30%?)
- c'è tutta una serie di cose che non muoiono affatto in questo regolamento di conti: tutte le cose che il centrosinistra sta facendo e che non piacciono a Bertinotti verranno fatte - probabilmente peggio, e quasi di sicuro in modo meno di sinistra - dai non Filistei e non Sansoniani, il centrodestra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

si', Fausto se ne rende conto.
no, a Fausto non frega niente del paese e di trovarsi con un altro quinquennio berlusconide. Fedeli alle linea, anche quando non c'e'.